“Siete totalmente incapaci di individuare le priorità e programmare. Faremo oggi molti esempi e speriamo che i cittadini stremati dalla crisi possano trovare il tempo per approfondire la vostra ennesima presa in giro. Già avete subito il taglio di 423 milioni voluto dal vostro Governo, ma siete riusciti a sprecare i 6 miliardi rimasti parlando ancora di grandi opere inutili. Su tutte una: la Stazione AV MedioEtruria. Non la vuole nessuno, persino l’AD di RFI Gentile vi ha spiegato che non ha senso farla e voi cosa fate? Perseverate riproponendola. Concedete una battuta: “errare è umano e perseverare è da PD”.
Se non siete guidati dal buon senso, dalla passione civica che cosa muove le vostre scelte? Forse dobbiamo ritenere legittimi i dubbi di chi sostiene che alcuni dei vostri finanziatori possano influenzare gli indirizzi delle vostre scelte? I grandi agenti marittimi e costruttori che hanno finanziato la campagna elettorale di Enrico Rossi hanno un peso su alcune scelte? Lo hanno i finanziatori della Fondazione Open? L’armatore Onorato e Moby stessa, cui avete dato Toremar, o Corporation America Italia srl? Sono tutte ipotesi ma viste le vostre decisioni il dubbio resta legittimo”.
“Questo Piano di Sviluppo Regionale è sulla carta un documento di programmazione ma non rispetta alcun metodo di programmazione. Confonde obiettivi, risultati e indicatori. Soprattutto omette qualsiasi risultato atteso misurabile. Scrivete che tramite gli accordi di programma vi aspettate di “aumentare l’insediamento di attività produttive nelle aree di crisi”. E come lo misurate? Con “percentuali di imprese che hanno sviluppato contratti con soggetti di ricerca”. Quante imprese si chiederebbe qualsiasi cittadino? Non lo scrivete. Quindi ve ne basta una e ci siete? Se partiamo da zero, 1 è un “più 100%”.
In replica al Presidente Enrico Rossi, la Cinque Stelle ha detto “la confusione sua e della maggioranza è ben riassunta dalle sue parole. Ha dichiarato di aspettarsi pacche sulle spalle dagli agricoltori toscani, io credo che gliene arriveranno poche da quei tanti che attendono da più di un anno il saldo per il bando vinto sul Programma di Sviluppo Rurale. Se utilizzaste l’albero dei problemi come metodo di programmazione scoprireste che ad esempio per migliorare l’occupazione potreste partire dal velocizzare il saldo a chi vince i vostri bandi”.
“Riuscite persino nell’impensabile: relativamente al Progetto 5 sull’Agenda digitale, per incentivare l’uso del web tra la popolazione, indicate tra gli indicatori dei risultati attesi “la percentuale di persone di 6 anni e più che useranno Internet per esprimere opinioni su temi sociali e politici attraverso siti web”. Immagino il Corecom vi taglierà le gambe a tutela dell’infanzia.
Quanto di questo PRS era nel vostro programma elettorale? Il vostro sito web Toscanacisiamo.it riporta poche proposte. Qui ne leggiamo altre e differenti. Sappiamo che questo nuovo PRS nasce dal patto di non belligeranza interno al Partito Democratico e quindi avete dovuto accontentare tutti i vostri orticelli. Ma questi cambi di programma, vi chiedo, non dovrebbero portare ad un ritorno alle urne? I toscani sono d’accordo con questo gioco delle tre carte?”
“Questo Piano Regionale di Sviluppo è vecchio di 14 mesi. Sintomo evidentemente di un problema di governo evidente. Lo stesso che ritroviamo nel Progetto 16, con un incremento di 212 milioni su grandi infrastrutture spesso inutili sulle quali purtroppo si alimenta quella corruzione che ci costa 60/100 miliardi l’anno al sistema paese. Sono scelte pericolose: soprattutto perché nascono dal togliere il 64 %, guarda caso, che si occupa di “legalità e sicurezza”. Un piccolo e rappresentativo segnale”
“Avete più che dimezzato gli interventi sulle politiche sociali. Dove sono finiti i 140 milioni del FSE destinati alla lotta alla povertà? 155 mila famiglie toscane aspettano il nostro reddito di cittadinanza”
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Di seguito l’intero intervento di Giacomo Giannarelli, al Consiglio regionale del 15 marzo 2017
Presidente, colleghi.
Oggi siamo chiamati ad esprimere un parere sullo strumento orientativo delle politiche regionali, il Piano Regionale di Sviluppo. In esso sono indicate le strategie economiche, sociali, culturali, territoriali e ambientali della nostra Regione Toscana.
Questo strumento di programmazione dovrebbe orientare l’intera legislatura, o almeno quella che ne rimane, in base ad una serie di criteri quali indicatori di priorità, visione politica ed in base alle risorse disponibili.
E’ proprio su questo ultimo punto che vorrei condividere una riflessione.
Oggi per esprimere un parere compiuto si devono necessariamente tenere in considerazione gli orientamenti sovra regionali e le responsabilità politiche che ci hanno portato ad un pericoloso taglio delle risorse per i servizi pubblici ai cittadini, tagli alle pensioni, ai redditi, precarietà del mondo del lavoro, taglio dei trasferimenti di risorse dallo stato alle regioni e ai comuni; senza dimenticare che tutte queste risorse derivano dai sacrifici dei nostri cittadini che con il sudore, con il lavoro e il risparmio, contribuiscono, attraverso le tasse, ad alimentare le casse pubbliche.
Partiamo da 5 anni fa.
Nel 2012 avete sostenuto il governo del Professor Monti e la sua squadra di bocconiani, passati alla storia per la più infame riforma delle pensioni della storia del nostro Paese, meglio conosciuta come riforma Fornero: un milione di italiani a cui è stato impedito di andare in pensione e un milione di giovani italiani espulsi contemporaneamente dal mondo del lavoro e l’avevate fatta per ridurre il debito pubblico e abbiamo visto i risultati.
Negli ultimi 5 anni avete:
1) Inserito in Costituzione il fiscal compact modificando l’articolo 81 e mettendo una camicia di forza all’Italia.
2) Avete dato l’ok a trattati vergognosi che stanno o stavano per distruggere il nostro made in Italy come il TTIP, il Ceta, Il Mes China, Il trattato per le arance marocchine e per l’ingresso senza dazi dell’olio tunisino. Oltre alle inutili sanzioni alla Russia.
3) Avete importato nel nostro ordinamento direttive oscene come la Bolkestein e il Bail-in
4) E nel 2013 avete rinnovato il Regolamento di Dublino, un trattato che ci costringe a tenere su suolo italiano tutti i migranti che approdano in Italia, senza possibilità di redistribuirli in altri Paesi Europei, creando una pentola a pressione che prima o poi esploderà, a causa del business delle cooperative che vi finanziano la campagna elettorale.
Tutti i trattati sono stati approvati sotto il governo Monti dalla maggioranza PD+PDL+UDC.
Il MES e il Fiscal Compact sono stati approvati al Senato il 12/07/2012, alla Camera il 19/07/2012 e sono stati promulgati dal Presidente della Repubblica Napolitano il 23/07/2012.
Fiscal Compact, esito votazioni alla Camera dei Deputati :368 favorevoli (PD+PDL+UDC+Futuro e Libertà) e 65 contrari
MES Esito votazioni alla Camera dei Deputati:
325 favorevoli e 53 contrari.
Pareggio di Bilancio in costituzione, Esito votazioni alla Camera dei Deputati, il 30/11/2011.
464 favorevoli, incluso Lega Nord e 0 contrari. Ripeto 0 contrati.
BAIL IN, Direttiva Europea 2014/59/UE. Favorevoli sono stati:
Partito Democratico: Arlacchi, Balzani, Barbagallo, Berlinguer, Borsellino (indipendente), Caronna, Cofferati, Costa, Cozzolino, De Angelis, De Castro, Domenici, Frigo, Gualtieri, Iovine, Panzeri, Pirillo, Pittella, Prodi, Toia, Zanoni
Forza Italia: Bartolozzi, Bertot, Comi, De Martini, Gardini, Iacolino, Mastella, Rivellini, Rossi, Silvestris
NCD: Angelilli, Bonsignore, Cancian, Pallone
Fratelli d’Italia – AN: Berlato
UDC: Casini, De Mita, Rotti, Salatto
Popolari per l’Europa: Tatarella
Italia dei Valori: Rinaldi, Uggias, Vattimo
ECR: Muscardini
Gli astenuti, invece, sono gli insospettabili che si sono sempre dichiarati contrari:
Lega Nord: Fontana, Salvini, Scottà, Borghezio, Bizzotto
Queste scelte irresponsabili unite alla assenza di una legge contro la corruzione, alla assenza di una battaglia contro l’evasione fiscale all’assenza del taglio agli odiosi privilegi della politica, allo spreco di risorse pubbliche, oggi presentano il conto.
Gli effetti sono visibili a tutti.
Il Piano regionale di sviluppo ha un taglio lineare di – 400 MLN di euro. Si passa da 6,4 MLD a 6 MLD.
Ma l’aspetto ancora più grave è che, in una situazione di ristrettezza economica VOI siete totalmente incapaci di individuare le priorità. Perseverate con scelte inconcludenti come il continuo sostegno economico alle grandi opere che spesso in questa regione significano grandi inchieste della magistratura, opere incompiute, spesso sono sinonimo di spreco di tempo e di denaro pubblico e soprattutto opere che si dimostrano inutili o che partono con prescrizioni talmente restrittive da rendere, questi interventi, concretamente non realizzabili come per esempio sta accadendo con il nuovo aeroporto di Firenze.
Incapacità di definire le priorità e arroganza nel non ammettere i propri errori. Più sbagliate e peggio fate. Ricordo velocemente alcuni dei vostri fallimenti: gara TPL saltata, privatizzazione della sanità, prima regione in italia ad avere privatizzato l’acqua, fallimento nella gestione dei rifiuti, fallimento degli ATO, leggi impugnate per la loro incostituzionalità, nessuna attenzione per l’edilizia scolastica, la più grande azienda della toscana banca MPS con i suoi 23.000 lavoratori a rischio perché spolpata al suo interno dal sistema clientelare dei partiti, clamorosi ritardi sulle bonifiche dei SIN/SIR, il flop sulle grandi opere come sul sotto attraversamento di Firenze per il treno ad alta velocità dove regna il caos assoluto, l’ampliamento del Porto di Livorno, un porto oggi utilizzato solo al 65% delle sue potenzialità, con il faraonico progetto della darsena Europa e i suoi continui rinvii per la ‘manifestazione d’interesse’ dove sembra che l’interesse esita a manifestarsi, la Tirrenica in discussione da fine anni ’60 che nessuno vuole, l’ampliamento del porto di marina di Carrara osteggiato da tutti inclusi i balneari, albergatori e campeggiatori, il porto di Piombino con i suoi problemi di viabilità e logistica.
Abbiamo fatto centinaia di atti su queste opere, io personalmente ne ho protocollati molti dei più di 500 che ho presentato, e su questo tema, ma oggi vorrei soffermarmi in particolare su uno dei clamoroso errori che state compiendo, uno dei molti, e mi riferisco all’intenzione di realizzare la Stazione MedioEtruria. Caso simbolico.
Tutti esprimono perplessità, arrivano segnalazioni di criticità anche da soggetti non sospettabili di essere grillini o eco talebani o altro, come l’AD di RFI Gentile.
Scrive infatti il dott. Gentile, Amministratore Delegato di RFI, ferrovie dello stato: “L’esperienza di stazioni dedicate all’AV ha evidenziato che, a fronte di grandissimi spazi necessari, la frequentazione dei passeggeri è molto bassa, essendo limitata ai soli clienti dell’Alta Velocità” e aggiunge che “La bassa frequentazione rende non appetibile la commercializzazione dei servizi accessori che i clienti comunque si aspettano, come bar, ristoranti e giornali con l’insoddisfazione dei viaggiatori e la mancata copertura di una quota accettabile dei costi di gestione. Esempi critici sono la stazione AV di Bologna, ma anche Roma Tiburtina o Torino Porta Susa”.
E voi cosa fate? Continuate con gli errori, allora concedetemi la battuta che “ERRARE E’ UMANO E PRESERVARE E’ DA PD“.
Allora oggi vi riterremo responsabili anche di questa scelta. Responsabili di un ennesimo spreco di risorse pubbliche.
Questa scelta ci lascia perplessi.
Ma allora, se non siete guidati dal buon senso, dalla passione civica che cosa muove le vostre scelte? A chi avete venduto l’anima?
Forse dobbiamo ritenere legittimi i dubbi di chi sostiene che alcuni dei vostri finanziatori possano influenzare gli indirizzi delle vostre scelte? Chiedo.
Non riesco a capire. Chi ha finanziato le vostre campagne elettorali e le vostre fondazioni?
Se andiamo in rete troviamo delle risposte. Nel resoconto sulle spese elettorali del 2010 del governatore Enrico Rossi fra i suoi finanziatori figurarono, ad esempio, Manutencoop, la stessa Manutencoop ha ottenuto diversi appalti in affidamento diretto da quello che era Estav, Asl e Società della Salute. Oppure Cpl Concordia, coinvolta nell’inchiesta sull’affidamento dei metanodotti, ma anche affidataria di commesse sanitarie in Toscana.
Nel 2015 ritroviamo tra i finanziatori delle campagne elettorali grandi agenti marittimi e costruttori.
Chi ha finanziato la fondazione OPEN di Matteo Renzi?
tutti gli elenchi sono stati pubblicati in due libri (“L’intoccabile Matteo Renzi” e “Matteo Renzi, il prezzo del potere”), ci sono tantissime persone che hanno finanziato le società, ad esempio c’è l’armatore Onorato con 50 mila euro e la MOBY con 100 mila, c’è il finanziere Davide Serra con 175 mila euro, corporation America Italia srl con 25 mila euro, settore aeroportuale, ma anche BAT che è una società che distribuisce sigarette, la British American Tobacco, e che ha versato oltre 100 mila euro alle fondazioni, e il governo poi è dovuto intervenire con delle leggi per moderare o comunque intervenire sul settore che riguarda la BAT.
Sono tutti ipotetici conflitti d’interessi, ribadisco ipotetici, che però, grazie alla legge sulla privacy dietro la quale Renzi e altri politici che hanno le fondazioni si nascondono, non sappiamo mai, salvo appunto qualche rara inchiesta, chi c’è e chi dà i soldi, e se quelli che danno i soldi hanno poi qualcosa in cambio dal governo.
Quanto meno il dubbio è legittimo.
Ma quando finirà tutto questo?
Possiamo affermare che il 4 Dicembre 2016 è stato l’inizio della vostra fine. L’esito del referendum ha fatto emergere la totale bocciatura della riforma costituzionale voluta da RENZI BOSCHI VERDINI tendente al centralismo statale e della clausola di supremazia dello Stato rispetto alle competenze delle Regioni ed ha evidenziato che i cittadini vogliono contare ed essere protagonisti delle scelte che riguardano i propri territori.
Se questo PRS fosse sottoposto ad una votazione da parte dei cittadini sarebbe miserabilmente bocciato!
Ma oggi con l’inganno della democrazia per delega esercitate una dittatura della maggioranza, e approverete questo documento che nulla risolve delle gravi emergenze regionali.
Nessuna risposta concreta alle 155 mila famiglie che vivono sotto la soglia di povertà relativa, nessuna risposta alle aziende che chiudono ogni giorno, in Italia si stima che chiudono 2 aziende ogni ora, nessuna risposta alle PMI alle difficoltà dell’accesso al credito per le piccole medie imprese perché ancora oggi la regione toscana è una tra le poche regioni in Italia dove non è concesso alle imprese di accedere direttamente al fondo ministeriale per il microcredito nato con il taglio degli stipendi dei Parlamentari del movimento 5 stelle.
Grazie a oltre 20 milioni di stipendi restituiti dagli eletti M5S sono già state finanziate più di 4.000 imprese, generando oltre 10.000 posti di lavoro.
Noi pensiamo che l’esempio valga più di mille parole, Voi siete solamente attaccati alla poltrona ed avete terrore di affrontare le elezioni.