Grazie al gentle agreement tra Movimento 5 Stelle e finanziaria regionale anche in cittadini toscani potranno usufruire del c.d. “microcredito 5 stelle” e sottoscrivere prestiti fino a 35 mila euro protetti dal Fondo di Garanzia nazionale, alimentato da 16,7 milioni di stipendi “restituiti” dai parlamentari Cinque Stelle. Aperto un plafond dedicato di 5 milioni da Fidi Toscana spa.
Giacomo Giannarelli
“Un recente studio di Unioncamere ci dice che tre imprese toscane su quattro non investono in competitività per tre motivi: eccessiva pressione fiscale, un mercato bloccato e difficoltà di accesso al credito. Se sui primi possiamo poco, sul terzo ci siamo attivati sin dall’insediamento per sbloccare una situazione che penalizzava i cittadini toscani. E oggi possiamo dire di esserci riusciti”
Luigi Di Maio
“1100 imprese italiane sono nate o si sono sviluppate grazie al microcredito 5 stelle, cioè grazie al fatto che i parlamentari M5S ogni mese si dimezzano lo stipendio e lo restituiscono ai cittadini insieme ai rimborsi delle spese non effettuate, scegliendo un’iniziativa che è una filosofia di governo. Chiarisce infatti che tipo di banche vogliamo in questo paese e quale Stato vogliamo essere per le imprese. Noi vogliamo una banca pubblica per investire là dove serve: settori trainanti e cittadini esclusi dal credito. I settori li conosciamo: energia, Hi Tech e tutela del territorio. A noi non servono impianti da 1 milione di chilowattora ma 1 milione di cittadini che producono 1 chilowattora ciascuno e lo mettono in rete. La Germania ha la sua Banca d’investimento pubblica per sostenere queste politiche, perché noi no?”
“Ho un messaggio per i cittadini: siamo stanchi di scovare ogni giorno le schifezze di questo governo. Dateci la possibilità di governare. Noi facciamo quello che diciamo, sul microcredito lo abbiamo dimostrato tagliandoci gli stipendi e lottando contro la burocrazia per vederlo realizzato. Ci abbiamo messo un anno: in Italia per attuare una buona idea ci vogliono 12 mesi, è anche per questo che esiste il Movimento 5 Stelle. Con noi il governo sarebbe un’altra storia e ogni legge porterebbe con sé la sua attuazione. Da due anni abbiamo fatto approvare una legge che dice “no al cibo spazzatura nelle scuole” e l’hanno attuata con una circolare ministeriale che diceva “venite a informarvi all’Expo”. Alle prossime elezioni ricordatevi di chi per credibilità parte da + 1 e non come altri – 10. Tutti prometteranno ma solo noi abbiamo la credibilità per essere ritenuti affidabili”
Alfonso Bonafede
“16,7 milioni dei nostri stipendi restituiti ai cittadini per sostenere le piccole e medie imprese, lo avevamo detto e l’abbiamo fatto. Per noi è normale mantenere le promesse ma nella politica italiana ci rendiamo conto che sia rivoluzionario. Abbiamo restituito questi soldi, scegliendo di non gestirli, perché pensiamo che questo in più, rispetto ad uno stipendio corretto di un parlamentare, sia dei cittadini non nostro” ha chiarito Alfonso Bonafede, deputato M5S. “Il microcredito 5 stelle dimostra quanto noi siamo vicini ai cittadini, mentre lavoriamo in Parlamento a contatto con una casta che non conosce la loro vita quotidiana. Basti pensare all’ultimo regalo del governo Renzi alle banche a discapito dei cittadini onesti: sette ritardi di pagamento, anche non consecutivi, nella storia di un mutuo magari trentennale e si prendevano la casa. Il PD è diventato un divoratore famelico dei diritti dei cittadini”.
Laura Bottici – Movimento 5 Stelle
“Dal 2002 la Toscana era esclusa, insieme a poche altre regioni, dal Fondo di Garanzia nazionale per una delibera della Conferenza Stato Regioni. Siamo riusciti a sbloccare questa condizione penalizzante tramite la finanziaria regionale, là dove non era voluto intervenire né il Consiglio regionale, né il Parlamento. L’accesso al microcredito è necessario per consentire una rinascita alla Toscana, rinascita sempre più necessaria e urgente”.
Sara Paglini
“Per ogni microcredito erogato si ottengono 2,5 posti di lavoro, una soluzione concreta contro le truffe numeriche e semantiche sull’occupazione, del governo Renzi. Dicono che i posti di lavoro sono aumentati, ma rispetto al 2014 abbiamo meno persone che trovano occupazione”.