I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle parteciperanno oggi alle iniziative di commemorazione della strage di Viareggio. In concomitanza hanno depositato una mozione per chiedere al Governo nazionale la revoca del titolo di Cavaliere del lavoro a Mauro Moretti. L’atto replica in sede regionale l’azione avanzata in parlamento dalla senatrice M5S Sara Paglini.
“La vicinanza ai familiari delle vittime va espressa con i fatti”.
“Una settimana fa abbiamo ascoltato Marco Piagentini e Daniela Rombi richiamare in Consiglio regionale: riforma della prescrizione e attenzione alla sicurezza in campo ferroviario. Sul primo punto il Consiglio si espresse già all’unanimità sul nostro atto di indirizzo e attendiamo che il Partito Democratico in Parlamento voti le nostre proposte. Mentre sul secondo stiamo predisponendo l’atto che accolga il documento consegnatoci da Il Mondo che Vorrei, l’associazione dei familiari delle vittime, ma intanto il Consiglio Regionale potrà dare un segnale: tradurre in fatti il giudizio espresso sull’allora AD di Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti. Auspichiamo che nell’assemblea di martedì e mercoledì ci sia unanimità nel votare favorevole alla nostra richiesta: revocare a Mauro Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro”.
“Viareggio si poteva evitare semplicemente leggendo le segnalazioni depositate dai cittadini all’attenzione delle ferrovie e ascoltando e accogliendo le istanze dei lavoratori del comparto. A chi non l’ha fatto chiediamo sia revocato il titolo di Cavaliere del Lavoro”.
“Mauro Moretti è imputato nel processo su una strage che è costata la vita di 32 cittadini, il dolore dei loro familiari e la disintegrazione di un’area abitata. Senza la solerzia dei soccorritori, questa tragedia poteva avere i contorni ancor più drammatici di una città rasa al suolo. Nel processo sta emergendo con forza la centralità del tema sicurezza nel trasporto ferroviario e secondo Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, Eurostat e i documenti raccolti dalle Associazioni delle vittime degli incidenti ferroviari, nel periodo in cui Mauro Moretti ha guidato Ferrovie dello Stato SpA si è operato in altra direzione. Ci sono stati 47 morti tra gli addetti alla manutenzione e macchinisti, cui sommare l’alto numero di civili vittime per cause imputabili a inefficienze nel sistema di sicurezza e prevenzione. Invece di attuare una necessaria modernizzazione e messa in sicurezza del settore, Mauro Moretti ha approntato piani industriali votati all’obiettivo di ridurre i costi. Una gestione miope e sorda di fronte alle continue segnalazioni dei lavoratori e delle associazioni delle vittime degli incidenti ferroviari”.
Gabriele Bianchi