Serve una visione strategica complessiva sul termalismo in Toscana, in accordo e armonia con quella specifica che deve maturare dalle comunità comunali interessate da questa opportunità. È evidente che il PD non ha una visione complessiva né intende aiutare le comunità locali a formarsi la propria e si arrocca sui richiami della Corte dei Conti e del decreto Madia di dismettere le partecipate in perdita e non strategiche. Giusto indirizzo, ma il punto è politico: le terme sono strategiche per i comuni termali e abbandonarli senza un progetto di rilancio serio è vigliaccheria istituzionale.
Il Partito Democratico in Regione come nei Comuni termali sta compiendo la solita truffa semantica ai danni dei cittadini. Da una parte dichiara l’impossibilità per Regione e Comuni di avere le quote delle società termali, dall’altra segnala che queste sono strategiche per i territori e richiedono piani di rilancio. Facciano pace con la logica e studino di più. Il recente caso di Fivizzano, dove il Comune ha deliberato all’unanimità l’acquisto delle terme di Equi, ci dimostra quanto un’amministrazione possa ritenere di interesse generale il termalismo quando è su quello che si basa molta della ricchezza di una comunità.
Come Movimento 5 Stelle siamo fieri di aver portato in Consiglio regionale un contributo, dal basso, per far emergere una visione strategica intanto per Montecatini Terme. In quel caso i cittadini, perlopiù professionisti del settore, hanno elaborato degli indirizzi molto chiari che darebbero un futuro pubblico alla migliore parte immobiliare dei beni comuni oggi proprietà di Terme di Montecatini spa (67% Regione Toscana, 33% Comune di Montecatini T.) lasciando la gestione ai privati tramite gare di assegnazione. Ci sembra un punto di partenza molto interessante che auspichiamo sia raccolto anche dai cittadini di Chianciano e dal loro portavoce M5S in Consiglio comunale.
Riteniamo chiaro che qualsiasi visione strategica complessiva sul termalismo in Toscana debba nascere da un confronto con le imprese private operanti nel settore, alle quali diamo la nostra disponibilità per elaborare un percorso serio di programmazione. Se il PD senza visione e senza bussola esercita il suo potere alla cieca, noi abbiamo l’umilità di costruirle entrambe con la partecipazione.