L’atto, depositato dalla consigliera Irene Galletti, punta il dito contro il mancato intervento degli enti proposti nel contrastare efficacemente l’infestazione massiva in corso
“Le segnalazioni risalgono già allo scorso anno, quando furono raccolte oltre 200 firme per chiedere alle autorità locali di intervenire con urgenza ed evitare di arrivare a una situazione come quella attuale, dove la salute pubblica è messa a rischio. Sono state riscontrate criticità – sottolinea Galletti – anche in aree non distanti dai centri abitati. Le infestazioni hanno impedito e impediscono il normale svolgimento di attività di gestione del demanio forestale e la frequentazione del bosco, con le ulteriori conseguenze anche dal punto di vista turistico”.
Nel giugno dello scorso anno il Comune di Santa Luce in provincia di Pisa aveva dettato una serie di comportamenti precauzionali e divieti per la fruizione di spazi pubblici da parte della popolazione. Così come erano stati avviati degli interventi diretti per l’eliminazione meccanica dei nidi presenti sui tronchi degli alberi, in particolare nelle zone di maggiore frequentazione e sosta, gli ultimi nel maggio scorso.
“Il problema, nonostante le rassicurazioni informali che avevo ricevuto – conclude Galletti – è stato però assolutamente sottovalutato, e gli interventi eseguiti finora si sono rivelati del tutto inadeguati: la Regione deve fare la sua parte per tutelare la sicurezza dei cittadini. Chiedo di avere precise informazioni riguardo le iniziative che intenderà intraprendere l’Ente, anche per tramite del Servizio Fitosanitario, per contrastare questa emergenza”.
Col proliferare incontrollato delle processionarie il potenziale pericolo si estende anche agli animali: “Cani e gatti in primis – sottolinea Galletti – possono subire danni molto seri. Anche nelle città le corse dal veterinario da parte di proprietari di animali da compagnia che lamentano un contatto tra il proprio quattro zampe e una processionaria sono ormai frequenti. Nel 2017, ad esempio, sono state riscontrate forti difficoltà anche nel quartiere di Novoli a Firenze“.