Vi ricordate la nostra interrogazione sul caso delle trecento carrozzine bloccate nel magazzino dell’ufficio ausili ASL Toscana Centro (Firenze) per mancata revisione e sanificazione? E’ arrivata la risposta.
Trecento carrozzine ferme, i cittadini con disabilità costretti a rivolgersi al privato a pagamento e il motivo è che il software della ditta affidataria dell’appalto non si parla con quello ASL. In pratica l’applicativo non legge le richieste inserite dal Centro Ausili e quest’ultimo non legge la disponibilità di ausili igienizzati, sanificati, incelofanati utili per la consegna. Un problema informatico quindi, venuto fuori negli ultimi sei mesi, che questa ditta con un contratto da 4,3 milioni di soldi pubblici non ha saputo risolvere. Pagheranno almeno la penale? Certo che no, perché la parte pubblica si è dimenticata di inserirla nel contratto.
Un bel vantaggio per questa impresa e un bello svantaggio per i cittadini: a quale dirigente dell’ex ESTAV, di nomina politica, dobbiamo questo errore? Speriamo ce lo dicano e speriamo siano presi a riguardo tutti gli opportuni provvedimenti.
Leggiamo che per risolvere il problema software della ditta esterna è dovuto andare addirittura un tecnico ESTAR e si sono dovute acquisire 2100 nuove carrozzine per limitare i disagi. Paga sempre ‘pantalone’ e tutti zitti?
Spiace poi rilevare che Saccardi ha evitato di risponderci su una questione cruciale del caso: la normativa nazionale – il DM 332 del 199 – prevede che un cittadino bisognoso di carrozzina debba aspettare al massimo 20 giorni lavorativi per ottenere quanto gli spetta di diritto senza doversi rivolgere altrove, a pagamento. Appurato il problema informatico, come si giustifica questo mancato rispetto della legge?
Infine ci sembra interessante la parte di risposta sul tema carrozzine proveniente dall’ASL Toscana Sud EST. Secondo il Direttore Generale va tutto bene, ma i dati forniti lasciano qualche dubbio: nel 2016 risultano sanificate, ricondizionate e riciclate 2838 carrozzine. L’anno successivo, da gennaio a settembre, solo 2248, con 84 parcheggiate in magazzino in attesa di pezzi di riparazione. Perché sono sparite quasi 600 carrozzine da un anno all’altro e come mai il monitoraggio 2017 ci viene fornito oggi solo per il periodo gennaio settembre 2017?