L’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio rischia di chiudere per un’incredibile vicenda di malgoverno. Da trent’anni questa importante Agenzia Regionale usa un regime IVA in ragione del quale chiedeva ogni anno all’erario – cioè allo Stato – il rimborso di questa imposta versata ai fornitori, ottenendolo sempre.
Qualche mese fa l’Agenzia delle Entrate, altro ramo dello Stato, si è svegliata da un torpore lungo circa un terzo di secolo e ha ritenuto che questi rimborsi siano illegittimi, presentando una lauta cartella esattoriale all’Agenzia DSU, da circa 45 milioni di euro.
A questo punto, al netto degli incontri presso il Ministero, vogliamo risposte dalla Giunta per capire com’è possibile che questo sia accaduto e soprattutto chi, nel caso la parte di Stato “Agenzia delle Entrate” abbia ragione, salderà il conto rimanente. Auspichiamo si attinga dai premi risultato di chi finora non si è mai accorto di niente o di chi, dall’oggi al domani, si è inventato l’escamotage per chiudere meglio il bilancio dello Stato, almeno a livello contabile.
[…] e vicepresidente della Regione, Monica Barni, ha risposto alla nostra interrogazione sulla richiesta monstre avanzata dall’Agenzia delle Entrate alla nostra Azienda Regionale per il Diritto allo Studio […]