Bocciata in Commissione Affari Istituzionali la nostra proposta di legge che istituiva la Conferenza Permanente Antimafia regionale. Contrari i commissari PD, il centrodestra non ha partecipato al voto. Martedì in Consiglio regionale il voto finale.
Ci siamo lasciati alle spalle un 2017 segnato da maxi-inchieste sulle infiltrazioni mafiose nel ciclo dei rifiuti toscano. E appena ieri sono arrivati due arresti a Prato e Montalcino in una grande operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Eppure il PD vuole continuare a non fare niente oltre un ordinario surreale in materia antimafia. Un atteggiamento ben oltre la semplice ipocrisia.
Basti pensare che il capogruppo Marras, dato dai giornali come aspirante deputato, ha giustificato il voto contrario segnalando che l’Osservatorio regionale sul fenomeno “lavora già bene” e ha recentemente pubblicato “un’ottima ricerca”. Peccato che questa sia stata fatta dalla Normale di Pisa, per 340mila euro di spesa, e PD e Rossi si sono dimenticati da anni di nominare i membri di quell’Osservatorio, rendendolo una scatola vuota.
Prendiamo atto che se questo è il PD, il centrodestra non è diverso: siamo alla noncuranza tale che prima di discutere l’atto il suo commissario si è alzato e se n’è andato.
Prendiamo atto di essere l’unica forza di governo della Regione ad aver letto come un allarme rosso le cronache giudiziarie e le segnalazioni dei territori in materia di infiltrazioni mafiose.