Bocciata in Consiglio regionale la nostra proposta di avviare un percorso normativo regionale per risolvere il problema delle distanze minime tra strutture funerarie (cappelle del commiato, camere mortuarie) e abitazioni o luoghi ricreativi.
Siamo rammaricati per la scelta del PD di affossare la nostra richiesta, sostenendo che una norma regionale sarebbe di intralcio all’autonomia dei sindaci a livello urbanistico. Marche, Lombardia e Emilia Romagna hanno la normativa che chiedevamo e ci risulta non siano ancora governate dal Movimento 5 Stelle.
Chiedevamo semplicemente rispetto per i morti e per i vivi, perché la presenza delle camere ardenti e delle cappelle del commiato merita rispetto. Un rispetto difficilmente acquisibile quando sono a pochi passi da sale ricreative dove si fanno feste di compleanno. Disciplinare le distanze minime tra questi luoghi di socializzazione e gli spazi dove le persone si stringono nel ricordo del loro caro defunto è, per noi, un atto di governo e di civiltà.
Spiace non lo sia per le altre forze politiche.