La Giunta regionale ha deciso di dimezzare il numero di soggetti controllati nelle gare pubbliche di forniture, servizi e lavori. Prima controllava a campione il 10% di chi aveva presentato l’offerta valida, ora il 5%.
Una scelta strana e in controtendenza con le indicazioni di ANAC. Per questo ho protocollato un’interrogazione con richiesta di chiarimenti.
La normativa nazionale prevede che l’ente che indice una gara, esempio la Regione, verifichi le dichiarazioni presentate in fase preliminare da chi poi l’ha vinta rispetto a requisiti generali e criteri di selezione previsti dal bando, ad esempio limiti di fatturato annuo.
Il Presidente dell’ANAC a proposito ha chiarito con un comunicato del 8.11.2017 che oltre al controllo del vincitore della gara – da farsi prima dell’aggiudicazione – l’ente deve controllare anche a campione le autodichiarazioni presentate dagli altri concorrenti. Vedi mai ad esempio che il primo decada …
La Giunta regionale ha deciso che il campione deve fermarsi al 5% e non al 10% dei partecipanti, quindi la metà, ma è andata anche oltre. Infatti ha indicato che se dall’applicazione della percentuale risulti da controllare un unico soggetto, questo venga individuato nel secondo in graduatoria, mentre nel caso in cui risultino da controllare un numero superiore di soggetti gli ulteriori soggetti in aggiunta al secondo sono individuati con sorteggio.
Come sempre la componente cervellotico-burocratica del governo toscano regala continue sorprese.
Intanto aspettiamo di sapere dal Presidente perché ha deciso di abbassare dal 10 al 5% il campione di soggetti che intende controllare tra quelli che hanno presentato offerta valida per le gare pubbliche regionali di forniture e servizi e, con l’occasione, gli ho chiesto anche se non ritenga del tutto azzardata questa scelta, visti gli innumerevoli casi, riusciti e non, di infiltrazioni criminali negli appalti pubblici anche nella nostra regione.