Da qualche tempo i cittadini fiorentini hanno potuto fare esperienza del Car sharing.

La differenza tra questo servizio e il noleggio è spesso nella durata preventivata e concordata di utilizzo del bene: breve nel Car sharing e di medio lungo periodo nel noleggio. Tuttavia esistono forme di Car sharing allungato che assomigliano a noleggi brevi (è il caso di GuidaMi di ATM a Milano) e questa modalità di utilizzo dell’automobile rappresenta sempre di più, per chi abita in città, una valida alternativa all’acquisto di un’automobile.

Scegliere il Car sharing al posto di comprarsi un’automobile inizia ad essere una riflessione possibile nella mente di chi ha sperimentato questo servizio e la cosa è per noi estremamente interessante. Pensate ad esempio alle conseguenze in termini di viabilità, sostenibilità e urbanizzazione: meno automobili private ferme nei parcheggi significano meno auto che girano inutilmente e quindi meno costi ambientali, economici e sociali del traffico privato puro.

DOVE POSSO ANDARE?
Un’altra caratteristica del Car sharing sul quale ci siamo concentrati è il perimetro di utilizzo dell’automobile, in genere circoscritto all’area urbana, anche se si stanno sempre più diffondendo forme di Car sharing allargato ad aree più ampie quali gli aeroporti che stanno fuori città. E in alcuni caso è possibile usare l’auto in car sharing anche per trasferirsi da una città all’altra.

Ad oggi però chi acquista il servizio Car Sharing non può accedere alle zone a traffico limitato o parcheggiare gratuitamente in città diverse rispetto a quella in cui è stata prelevata l’automobile. E questo riduce la portata migliorativa del Car sharing, riducendone anche l’appetibilità.

Ad esempio se oggi prendo l’auto in car sharing a Firenze, per andare a Pisa non possono accedere alla ZTL di questa città o parcheggiare gratuitamente negli stalli blu che invece, stando a Firenze, sono a mia disposizione.

Di lì l’idea: fare in modo che la Regione istituisca un tavolo istituzionale con ANCI al fine di individuare le modalità e le azioni necessarie per rendere accessibile alle automobili oggetto di Car sharing tutti i centri urbani ubicati sul territorio regionale, così come, a valutare la possibilità, per le automobili utilizzate nelle modalità di Car sharing, di garantire parcheggi gratuiti in aree urbane, in particolare per quelli ubicati nei pressi di stazioni ferroviarie ed aeroporti.

Qualcuno obietterà magari il conflitto di competenze, dato che su ZTL e parcheggi decidono i Comuni. E infatti chiediamo un tavolo istituzionale con ANCI dove affrontare il tema. Ma la Regione ha voce in capitolo a riguardo perché la diffusione del Car sharing è indicata tra le strategie del PRIIM circa l’incentivo e sviluppo della mobilità sostenibile, in particolare nei contesti urbani.

E ci potrebbero essere anche i soldi necessari perché la programmazione comunitaria 2014 – 2020 del POR CreO FESR, approvata dalla Commissione Europea nell’ottobre 2016, conferma la presenza di azioni che prevedono specificamente una serie di interventi a sostegno di sistemi di interscambio tra diverse modalità di trasporto.

Serve quindi solo la volontà politica di rendere questa proposta un impegno per la giunta regionale.

Noi l’abbiamo presentata, in forma di mozione, e sarà in votazione domani.

Seguiteci per sapere come va a finire!

***AGGIORNAMENTO del 18 marzo***
Vittoria! Nel Consiglio regionale la mozione è stata approvata a maggioranza con la sola astensione di Sì Toscana a Sinistra.

Altro risultato raggiunto.

A riveder le stelle!