Approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana una proposta di legge al Parlamento presentata dal Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle che ribadisce che appartengono al patrimonio indisponibile pubblico di Massa e di Carrara i beni estimati che insistono negli agri marmiferi dei due Comuni.
E’ una grande vittoria per il Movimento 5 Stelle. La nostra proposta di legge al Parlamento riprende una sentenza della Corte costituzionale del 2016 che ha sanzionato la legge regionale sulle cave, in quanto la Regione non è competente a stabilire se tali beni estimati siano pubblici o privati. Tale decisione spetta, infatti, alla legge dello Stato. Per questo abbiamo proposto una legge d’iniziativa regionale in Parlamento, al fine di stimolare il legislatore nazionale a pronunciarsi in merito.
La proposta approvata oggi in Consiglio regionale ripropone l’interpretazione di cui all’editto di Maria Teresa Cybo Malaspina del 1751, interpretazione che accoglie le tesi giuridiche di autorevoli esponenti di diritto costituzionale che affermano che la natura dei “beni estimati” è pubblica, nel senso che sono beni che appartengono al patrimonio indisponibile comunale. L’esercizio dell’attività estrattiva è quindi sottoposto a concessione temporanea ed onerosa da parte del Comune, previo esperimento di procedura di gara ad evidenza pubblica.
Oggi è una giornata storica per la comunità di Carrara abbiamo approvato una legge che si aspettava da 300 anni.”