Il consigliere regionale M5S Andrea Quartini: “La Regione ha l’obbligo di vigilanza sul rispetto del divieto di sospendere le prenotazioni. I cittadini con il numero del ministero hanno uno strumento in più”
Liste d’attesa negli ospedali: recenti servizi giornalistici hanno portato alla luce, ancora una volta, un quadro desolante. Pure l’assessore Saccardi ha ammesso che il problema esiste e questo è un primo passo verso la risoluzione della faccenda. Il ministero guidato da Giulia Grillo ha dato vita a un numero, il 1500, dedicato proprio all’ascolto dei cittadini che possono segnalare quel che non va.
“Uno strumento – spiega il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini – che va di pari passo con il Piano nazionale delle liste d’attesa che prevede il recepimento da parte delle regioni entro 60 giorni dalla sigla dell’intesa in conferenza Stato-regioni, cioè dal 21 febbraio scorso. A che punto è la Toscana?”. Ma non solo. “Voglio ricordare – prosegue Quartini – che spetta alla Regione l’obbligo di vigilanza sul rispetto del divieto di sospendere l’attività di prenotazione: insomma non possono esistere liste bloccate o agende chiuse”. E anche al fine di segnalare questi disservizi il numero 1500 diviene particolarmente utile: “La linea diretta creata dal ministero, attiva dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, vuole essere da stimolo per le amministrazioni pubbliche. Occorre fare meglio ed è indispensabile che chi amministra abbia ben chiara la percezione di ciò che accade”.
I motivi principali delle chiamate fatte sino a oggi riguardano lamentele per i tempi di erogazione delle prestazioni (59%). C’è anche chi chiede informazioni sulla possibilità di ricorrere all’intramoenia (17%) o segnala l’eccedenza dei tempi delle prestazioni (12%). “In molti – evidenzia Quartini – chiamano per segnalare difficoltà legate a visite oculistiche, ecografie dell’addome, mammografie, colonscopie e visite cardiologiche. Tutti ambiti delicati che meritano la massima attenzione”.
L’invito è dunque quello di rivolgersi sempre più al 1500 così da migliorare il servizio nel suo complesso: “Ogni cittadino può e deve dire la sua. Solo tramite l’ascolto delle persone possiamo imboccare la direzione più giusta”.