Questa mattina il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ha presentato alla stampa due proposte di legge depositate in Regione. La prima riguarda l’introduzione del blockchain, la seconda il reddito energetico.
Blockchain – “Da tempo – spiega Giannarelli – chiediamo una Regione più moderna e innovativa. Una prima importante risposta a questa esigenza può essere l’introduzione di una piattaforma multifunzionale blockchain per la tutela dell’agroalimentare”. Un sistema che, insiste Giannarelli, può essere applicato “Anche a tutti i distretti produttivi della nostra regione: cartario, orafo, tessile e molti altri”.
Giannarelli apre all’uso del blockchain pure per il rilascio di autorizzazioni ambientali, “Così da evitare inutili e lunghe trafile che rallentano il lavoro”. Molto importante, infine, il risvolto sulla tutela del made in: “Oggi – evidenzia – il valore del falso made in Italy raggiunge il valore di cento miliardi di euro nel mondo. E il made in Tuscany rappresenta una quota importante di questa cifra. Occorre intervenire subito”. Il Movimento 5 stelle ha individuato le coperture necessarie all’iniziativa: un milione di euro dal bilancio regionale.
Reddito energetico regionale – “Parliamo – spiega Giannarelli – di una proposta di legge che offre un’immediata risposta al mondo delle imprese, dei piccoli installatori di impianti fotovoltaici che da tempo subiscono una grande crisi”. L’idea di Giannarelli è quella di introdurre dei contributi a fondo perduto erogati dalla Regione Toscana per favorire l’installazione d’impianti di energie rinnovabili. “Il tutto – sottolinea – previa convenzione da sottoscrivere con i gestori dei servizi energetici affinché l’esubero derivante da questa iniziativa sia girato alla Regione, così da alimentare il fondo”. Giannarelli ricorda che in Toscana sono “Appena 43mila gli impianti oggi installati, troppo pochi”. L’iniziativa del reddito energetico regionale avrebbe anche un’enorme valenza sociale: “Sono 143mila i cittadini toscani che vivono sotto la soglia di povertà relativa. Ed è a tutte queste persone in primis – evidenzia Giannarelli – che abbiamo guardato elaborando questa proposta di legge. L’introduzione del reddito energetico regionale farebbe infatti bene all’ambiente, ma anche alle tasche di chi si trova in difficoltà economica, il tutto in un’ottica politica di ampio respiro”