Il Movimento 5 stelle esprime preoccupazione per lo stato del Buzzilab di Prato.
“Si tratta – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – di una realtà di assoluta eccellenza, attiva da oltre 130 anni sul territorio pratese e messa in crisi da scelte a dir poco avventate e che non hanno tenuto nella dovuta considerazione lo spessore del laboratorio”.
Per Giannarelli, che ha ricevuto diverse segnalazioni provenienti dal distretto tessile pratese, è tutta da capire “La ragione che sta portando di fatto alla distruzione di una scuola che ha rilevanza nazionale e internazionale. Sulla stampa emergono garanzie per quanto riguarda le attività didattiche, ma restiamo molto scettici”.
Secondo l’esponente del Movimento 5 stelle sarebbe stato importante un altro approccio: “Avremmo voluto – insiste – fossero tenuti in adeguato rilievo una serie di fatti tra cui il monitoraggio e la gestione dei bilanci dell’istituto che avrebbero immediatamente chiarito come la gestione economica del laboratorio è separata dalle altre attività. Senza considerare che negli ultimi cinque anni le iniziative del laboratorio hanno portato introiti nelle casse dell’istituto per circa 28 milioni di euro. Guadagni che hanno permesso la sostenibilità di tutte le spese necessarie al funzionamento del lab tra cui il mantenimento del costo del personale, l’acquisto e la manutenzione di sofisticate strumentazioni, la gestione ordinaria e straordinaria di tutte le esigenze connesse all’attività, la realizzazione di circa mille e 500 metri quadrati di nuovi e moderni locali. Una gestione che, sempre nel quinquennio, al netto di tutte queste voci ha fornito in favore dell’istituto un avanzo di oltre sette milioni di euro”.
Giannarelli ricorda come l’attuale fermo delle attività ha portato “Allo stop di un importante progetto di biochimica clinica avanzata. Insomma – sottolinea – la politica non deve perdere altro tempo, bensì occorre offrire il supporto necessario per rendere operativo il rilancio del Buzzilab. Una cosa è sicura: il M5S continuerà a sostenere le economie locali che puntano su impresa, formazione, ricerca e sviluppo. Inoltre – conclude – ci attiveremo ancora una volta con le richieste verso il governo per l’emanazione dei decreti sull’End of waste”.
