“La marcia indietro di Careggi in merito ai “chirurghi in prestito” a Villa Ragionieri è significativa perché sottolinea un grave errore che non può essere derubricato ad un semplice “equivoco procedurale”. Ascolteremo con attenzione in Consiglio Regionale le motivazioni che hanno spinto verso certe scelte e le ragioni che hanno portato al ritiro quasi immediato dell’accordo, ma è chiaro fin da ora che potrebbe essere opportuno un passo indietro da parte di chi si è reso protagonista di questa spiacevole vicenda.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, che annuncia di aver depositato un question time urgente per chiedere alla Giunta di chiarire in Aula le ragioni che hanno portato all’accordo di libera professione intramoenia, poi ritirato, tra il privato e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi.
“Le liste d’attesa chirurgiche crescono in tutta la Toscana, aumentando i tempi di attesa per i pazienti che si rivolgono alla sanità pubblica – osserva Galletti – e già questo potrebbe suggerire che “prestare” dei chirurghi ad una realtà privata sarebbe una situazione da evitare. Men che meno farlo senza un preciso accordo che preveda anche una soluzione per calmierare i prezzi in tutela dei pazienti che decidono di ricorrere al privato, una scelta inconsueta per le intese di solito riferibili alla libera professione intramoenia. Quello di cui stiamo parlando – precisa ulteriormente la cinquestelle – è di un percorso già ben incardinato, saltato solamente perché l’episodio è esploso sui giornali, indignando l’opinione pubblica.“
“Inoltre, il ritiro quasi immediato della delibera riconducendo la motivazione ad un “disallineamento del percorso amministrativo di valutazione ed approvazione dell’accordo” è una risposta che farebbe sorridere se la questione non meritasse grande serietà. Pertanto ci aspettiamo maggiori e più dettagliati chiarimenti, attraverso un percorso che avremo cura di avviare a livello istituzionale. Auspichiamo – conclude Galletti – che le due settimane che ci separano dai tempi tecnici richiesti per rispondere al nostro question time, già protocollato, suggeriscano agli attori di questa vicenda motivazioni più solide per determinate scelte e magari concedano anche un momento di riflessione sull’opportunità di fare un passo indietro ai responsabili.” Conclude Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.