Insoddisfazione del Movimento 5 Stelle per la risposta del Presidente della Regione Eugenio Giani all’interrogazione “In merito alla gestione dei servizi con Multiutility e pareri espressi dalla Corte dei Conti”. Per la consigliera regionale Irene Galletti, l’operazione Multiutility è un affare finanziario, che non garantirà servizi locali più efficienti e la diminuzione delle tariffe per i cittadini.
“Nessuna parola spesa da Giani per chiarire il destino di Publiacqua quando scadrà la concessione a dicembre 2024, ovvero se la risorsa idrica tornerà nella piena gestione del pubblico. E neanche nessuna valutazione rispetto al fatto che Alia, sebbene sostenga che andrà avanti con il progetto del gassificatore di Empoli, non ha ancora acquistato i terreni.” osserva Galletti, manifestando la propria insoddisfazione rispetto alla risposta data dal Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani alla sua interrogazione.
“La Corte dei Conti però esprime forti dubbi sull’operazione holding – chiarisce la Cinquestelle -, evidenziando numerosi aspetti negativi che incidono non solo sulla corretta realizzazione delle finalità istituzionali, ovvero la gestione ottimale dei servizi per gli enti locali, ma anche sulla convenienza economica e sull’efficacia ed economicità della scelta operata. Quindi, ciò che Giani ha affermato riguardo all’operazione Multiutility, finalizzata a ridurre i costi dei servizi forniti ai cittadini, viene smentito in modo inequivocabile dalla Corte dei Conti, un organismo tecnico. Da non trascurare neanche l’opposizione di Acque spa e dei sindacati, tra cui la CGIL, nei confronti della privatizzazione, posizione espressa ripetutamente e in diverse sedi.”
“Inoltre, senza l’ingresso di Publiacqua nell’operazione Multiutility la tenuta del piano finanziario verrebbe compromessa. L’assenza di una chiara risposta a questa domanda potrebbe dunque significare che a dicembre 2024 il referendum sull’Acqua pubblica sarà nuovamente tradito?” Si chiede la consigliera regionale.
“I segnali che riceviamo continuano a dimostrare che l’operazione Multiutility è un affare finanziario che non garantirà né l’efficienza completa dei servizi forniti agli enti locali più piccoli, ai quali converrebbe mantenere le distanze, e neppure la riduzione dei costi per i cittadini, che verranno lasciati in balia dei mercati.” Conclude Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.