“Quella che ci è sembrata come una discrepanza sostanziale e macroscopica tra le parole pronunciate dal Presidente Eugenio Giani, in risposta alla nostra precedente interrogazione sulla Multiutility, e quanto dichiarato all’evento organizzato da CISPEL agli inizi del mese di luglio, meritava un chiarimento che tuttavia non è arrivato.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana, commentando la risposta data dal Presidente Eugenio Giani all’interrogazione urgente “In merito alla cabina di regia sui servizi pubblici”.
Secondo Galletti “Da quanto emerge dalla stampa, l’intenzione espressa dal Presidente durante l’evento pare essere quella di invocare un maggior ruolo della Regione nella complessa questione dei servizi pubblici, mentre nella risposta alla mia interrogazione dichiarava di voler coinvolgere maggiormente gli amministratori e comunità locali, prendendo decisioni solo con il loro consenso. Se quest’ultima ipotesi si traducesse nel non prendere decisioni dall’alto – contrariamente a come la maggioranza al governo ci ha abituato – favorendo invece l’ascolto del territorio e dei suoi amministratori, sembrerebbe essere un buon proposito. Tuttavia, se questo dovesse significare ascoltare solamente Firenze e Prato perché sono i comuni più grandi – oltretutto favorevoli alla Multiutility – dimenticandosi dei piccoli comuni, allora questa situazione non sarebbe accettabile.”
“La Cabina di regia, per noi, rappresenta poi un’idea sensata solo nella misura in cui sarà in grado di svolgere una vera attività di controllo e monitoraggio. In caso contrario, sarà solo un’altra scatola vuota. Sarà dunque uno strumento utile per rendere più influenti gli attori pubblici, alcuni dei quali potrebbero preferire alternative di finanziamento anziché rischiare la pericolosa quotazione in borsa?” si domanda Galletti.
“Prendendo spunto dall’esempio positivo di Empoli, dove è stato accettato un referendum sulla revoca dell’adesione al progetto Multiutility, potremmo anche valutare l’opportunità di organizzare un referendum regionale, per comprendere se il pensiero dei toscani è in linea con quello del loro governatore” osserva la Cinquestelle.
“Infine, non siamo d’accordo con Giani quando afferma, riguardo alla Cabina di regia, “non vorrei dargli carattere vincolante”. Al contrario, chiediamo che sia un tavolo con poteri significativi, in grado di prendere decisioni, e che possa essere utilizzato per perseguire azioni coraggiose: come il processo di ripubblicizzazione dei servizi, in primis l’acqua, nel rispetto del referendum del 2011 e della legge 46/2013 (sulla partecipazione pubblica) di cui discutiamo proprio oggi nel documento preliminare.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.