E’ stata votata all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle, nel Comune di Montecatini T., che impegna la giunta a deliberare l’iter di concessione delle residenze protette per le donne vittime di violenza.
La mozione chiede di attuare una pratica già in uso nel Comune di Torino, introdotta dalla Sindaca Appendino, che concede alle donne che vivono uno stato di pericolo di ottenere un indirizzo di residenza da fornire per utenze, contratti e corrispondenza in modo da non essere reperibile dalla persona da cui si nascondono.
La normativa nazionale ha molti passaggi ancora pieni di falle ed in queste fasi si inseriscono le persone che cercano di ritrovare la donna che si nasconde per sfuggire alla violenza.
L’iter prevede il controllo e l’assistenza dei Centri Antiviolenza e si pone come ulteriore muro a difesa della donna.
“E’ un’emergenza purtroppo in perenne crescita – commenta il capogruppo comunale del M5S Magnani Simone – non possiamo più tollerare di vivere in una società che ogni giorno porta alla cronaca episodi di violenza se non addirittura di omicidi. Intere famiglie distrutte e migliaia di donne che vivono nel perenne pericolo di essere ritrovate dal proprio aguzzino devono trovare nelle istituzioni tutte un aiuto sempre più concreto.”
La Mozione impegna l’Amministrazione a farsi promotrice verso la Società della Salute e verso tutti i Comuni della Valdinievole perchè lo stesso sistema sia adottato a livello provinciale.
” Ringrazio l’Assessore Rastelli – continua Magnani – che si è attivata subito in tutte le sedi per dare seguito alla mozione. Spero che presto possa diventare realtà diffusa per dare un piccolo nuovo segnale di speranza a tutte quelle donne che ancora non sono libere di vivere serenamente”
La mozione che verrà presentata in diversi Comuni toscani dal Movimento 5 Stelle, avrà un seguito anche regionale dove la Capogruppo Galetti chiederà alla Giunta Giani di farsi promotrice in Conferenza Stato/Regione perchè la pratica sia normata a livello nazionale e diventi prassi in tutti i Comuni d’Italia.