5Il Movimento 5 Stelle presenta un question time in Consiglio regionale della Toscana: “Dopo le clamorose anticipazioni stampa di inizio settembre, la proposta di legge di iniziativa della Giunta appena arrivata nelle commissioni impone un chiarimento formale: Edoardo Fanucci, citato da Giani come futuro Direttore generale di Sviluppo Toscana Spa, avrebbe i requisiti per il ruolo anche senza le modifiche proposte?”Prima firmataria dell’atto è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.
Il riferimento della consigliera 5S è alla notizia di stampa del 2 settembre, in particolare la frase: “l’asse con Renzi continua … anzi a rinforzarlo… è il governatore regionale Eugenio Giani: direttore generale di Sviluppo Toscana dopo la legge che ne ha cambiato la governance passando da amministratore unico a cda con presidente e management sta per essere nominato Edoardo Fanucci, ex deputato pistoiese di Italia Viva” .
Galletti spiega le ragioni che hanno portato a questa richiesta in aula: “La proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale n. 42 dell’11 settembre, con protocollo 10654 del 15 settembre andrebbe a *diluire in maniera generica, ai limiti dell’indeterminatezza, i requisiti richiesti al futuro direttore di Sviluppo Toscana, fino ad includere potenzialmente anche coloro che non hanno avuto esperienze assimilabili a quelle originarie della stessa Sviluppo Toscana . La giustificazione del perché le competenze richieste al futuro direttore dovrebbero cambiare in tal senso, anziché incrementando i requisiti qualitativi richiesti, appare di difficile comprensione sia sul piano giuridico che su quello dell’efficienza. L’assessore ci ha assicurato che il bando per selezionare la figura non è ancora stato pubblicato, smentendo quindi le voci di stampa su Fanucci; questo non toglie come spiegazioni ufficiali su questa anomalia siano dovute, e debbano essere portate in aula, a conoscenza dei cittadini .
La consigliera 5S conclude così: “In aula di Consiglio Eugenio Giani avrà la possibilità di rassicurarci sul fatto che in nessun caso l’interesse pubblico al buon andamento dell’amministrazione pubblica possa essere sensibile a scelte di interesse politico”.