Il Movimento 5 Stelle Toscana torna sulla questione etica al Partito Democratico dopo le ultime notizie riguardo il rinvio a giudizio dei suoi esponenti di partito coinvolti nell’inchiesta giudiziaria che ha scosso la Toscana ormai due anni fa.
“All’epoca avevamo stigmatizzato l’assordante silenzio che il PD mantenne per lungo tempo a seguito dello scandalo Keu, ma dopo aver letto le parole del segretario provinciale di Pisa rimaniamo esterrefatti. Quell’“intreccio velenoso”, che lui liquida come un caso isolato da trattare col massimo garantismo per i coinvolti, ha permesso che intere aree della nostra regione fossero contaminate da una sostanza altamente cancerogena; addirittura una strada, inaugurata in pompa magna nel 2020, è fondata su scarti contenenti Keu. È questo tutto ciò che il PD ha da dire?” si domandano i Cinquestelle.
“Nulla da dichiarare riguardo la gestione dell’Aula di Consiglio Regionale da parte di Eugenio Giani nel giorno in cui l’emendamento incriminato è stato “buttato lì”, come dicono chiaramente le carte processuali? Va da sé – sottolineano gli esponenti del Movimento – che quell’emendamento in realtà è stata la punta dell’iceberg che, una volta emersa, ha fatto scoprire quella realtà ancora più sconvolgente di quanto si potesse immaginare.”
“Neanche una parola, invece, per i cittadini che ancora oggi non conoscono con certezza le conseguenze del pericoloso inquinamento che ha danneggiato le loro acque e la terra dove vivono, e magari dove hanno investito con un’agricoltura di qualità; non un punto fermo sulla reale quantità degli sversamenti né se ce ne sono altri oltre a quelli conosciuti.”
“Il garantismo e le espressioni di preoccupazione per quel distretto conciario da cui negli anni sono arrivati ricchi contributi per le campagne elettorali di partiti di centrodestra e centrosinistra – mai al M5S, lo ribadiamo con orgoglio – però si sprecano. La fiducia dei cittadini verso le istituzioni e la politica è in caduta libera grazie anche a questi comportamenti inaccettabili da parte di chi da sempre governa in Regione Toscana e nei comuni, e che noi continueremo a denunciare insieme al doppiopesismo dei suoi vertici.”
Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali M5S, e Andrea Quartini, deputato toscano.
Silvia Noferi, nella sua veste di commissario della Commissione Controllo aggiunge “Pur rimanendo garantisti, la questione morale ed etica dovrebbe essere uno dei principi basilari di ogni ruolo pubblico. Per questo non riusciamo a capire con quale stato d’animo il consigliere Andrea Pieroni possa continuare a svolgere il ruolo di vicepresidente della Commissione regionale di Controllo. Un suo passo indietro sarebbe un segnale importante per tutti, ma soprattutto per non tradire quella fiducia che i cittadini dovrebbero avere nelle istituzioni che li rappresentano.”