In seguito allo stato di agitazione proclamato da Filcams Cgil Toscana, Fisascat Cisl e UilTrasporti a causa dei tagli alle ore di lavoro nei servizi di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie della Toscana, Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana, ha presentato un’interrogazione urgente. La Giunta regionale dovrà rispondere già nella prossima seduta di Consiglio prevista per martedì 9 aprile.
“Come Movimento 5 Stelle esprimiamo profonda preoccupazione per le conseguenze dei tagli proposti, che minacciano direttamente la salute dei pazienti e il benessere del personale delle pulizie, spesso esternalizzato a grandi società e costretto a lavorare in condizioni precarie, con retribuzioni basse e contratti part-time”, afferma Galletti. “La situazione rischia di aggravare il problema delle infezioni nosocomiali e di cronicizzare ulteriormente il fenomeno dei ‘working poors’ nel settore delle pulizie delle strutture sanitarie regionali, in un ambito che, ad oggi, coinvolge maggiormente le donne.”
La Presidente del Gruppo M5S Toscana sottolinea come il servizio di pulizia sia “incomprimibile per sua stessa natura, poiché una sua adeguata attuazione contribuisce a salvaguardare pazienti e personale sanitario dalle infezioni esogene correlate all’assistenza (ICA): un fenomeno rispetto al quale negli ultimi anni il Ministero della Salute, su indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Comunità Europea, ha messo in guardia le Regioni più volte”. Inoltre, Galletti afferma che “è necessario intervenire con urgenza con un percorso di reinternalizzazione del personale del settore pulizie – come sempre sostenuto dal M5S – per garantire standard adeguati di igiene e sicurezza negli ospedali della Regione, nonché migliorare le condizioni di lavoro del personale coinvolto”.
L’interrogazione regionale urgente mira a sollecitare la Giunta toscana a un ripensamento delle misure proposte dalle Aziende Sanitarie Locali e dalle Aziende Ospedaliere Universitarie, e a promuovere un dialogo costruttivo per trovare soluzioni che rispettino la salute pubblica e tutelino i diritti dei lavoratori, “a partire da un tavolo con le parti sociali, per predisporre un percorso che riporti nel pubblico il settore delle pulizie nelle strutture sanitarie regionali, attraverso un processo di reinternalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori attualmente impiegati”, conclude Galletti.