Il Movimento 5 Stelle Toscana, attraverso la sua Presidente e Consigliera Regionale Irene Galletti e il Coordinatore provinciale di Grosseto Lorenzo Olivotto, esprime profonda preoccupazione per la situazione critica della Laguna di Orbetello, dove una massiccia moria di pesci sta compromettendo gravemente la stagione turistica e causando notevoli disagi alla popolazione locale e annuncia un’interrogazione regionale per chiarire alla cittadinanza di Orbetello quali siano le ragioni che impediscono la nascita di un Consorzio che agisca in tutela dei cittadini e delle attività economiche.

“La situazione attuale richiede un’azione immediata e coordinata da parte di tutte le istituzioni coinvolte,” dichiara Irene Galletti. “Abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla Regione Toscana per comprendere le ragioni dei ritardi nell’intervento e per sollecitare l’implementazione di misure di sostegno per le attività economiche colpite da questa emergenza ambientale.”

Il Movimento 5 Stelle Toscana chiede chiarimenti sulla costituzione del consorzio preposto alla gestione della laguna, chiedendo conto anche di eventuali responsabilità, e sollecita l’adozione di provvedimenti concreti per prevenire il ripetersi di simili disastri ambientali.

“È fondamentale che la Regione Toscana e il Governo nazionale collaborino per trovare soluzioni rapide ed efficaci,” aggiunge la Presidente M5S. “Ci aspettiamo che il Presidente Giani, oggi in sopralluogo presso la laguna, e la Ministra Santanchè, che già si è dimostrata sensibile alle vicende ambientali che hanno danneggiato il turismo in altre regioni, riconoscano la necessità di predisporre ristori adeguati per le attività che hanno subito danni a causa di questa inerzia amministrativa,” conclude la cinquestelle.

Sulla vicenda interviene anche Lorenzo Olivotto, Coordinatore provinciale per Grosseto. “In attesa che finisca il consueto scaricabarile tra le istituzioni, il disastro ambientale che ciclicamente colpisce la laguna di Orbetello continua a rimanere senza responsabili né soluzioni concrete. Se da un lato il clima offre un parziale alibi, dall’altro siamo di fronte all’ennesimo caso di prevenzione mancata e gestione emergenziale tardiva.”

Il Coordinatore Olivotto prosegue: “Come recita il detto, ‘chiudere la stalla quando i buoi sono scappati’ non serve a nulla. Ora ci troviamo nella difficile posizione di dover contemporaneamente salvare l’ecosistema lagunare e proteggere l’economia locale, già duramente colpita dagli effetti di questa moria di pesci. E chi amministra la Cosa pubblica oggi, ha l’onere di spiegarci come farlo e con quali risorse” conclude Olivotto.