Il Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana ha presentato una mozione, a firma della Presidente del Gruppo Irene Galletti, per la tutela dei lavoratori poligrafici del quotidiano Il Tirreno, coinvolti in un piano di trasferimento che potrebbe portarli dalla Toscana alla Sardegna. L’iniziativa intende garantire, attraverso un’intermediazione regionale, che la riorganizzazione del gruppo editoriale Sae – responsabile della testata – si svolga senza penalizzare i lavoratori e le loro famiglie, promuovendo soluzioni alternative che salvaguardino le loro condizioni di vita e di lavoro.
“L’intervento del Movimento 5 Stelle nasce dalla convinzione che stabilità e dignità dei lavoratori debbano essere al centro di qualsiasi piano di ristrutturazione aziendale,” afferma Galletti. “Questo è tanto più importante in un settore delicato come l’informazione locale: Il Tirreno rappresenta una risorsa fondamentale per la Toscana e i suoi cittadini, essenziale per assicurare pluralismo e prossimità nell’informazione.”
Per questa ragione, il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione Toscana di promuovere un percorso che coinvolga le istituzioni locali, i sindacati e il gruppo editoriale in un confronto trasparente, volto a individuare soluzioni praticabili alternative al trasferimento dei lavoratori fuori regione. Una delle proposte chiave è l’adozione del lavoro a distanza, una modalità già sperimentata con successo da molti poligrafici, che consentirebbe loro di continuare a contribuire alla testata senza dover abbandonare la propria comunità.
La mozione impegna inoltre la Regione a valutare l’istituzione di un Fondo di Sostegno per l’Editoria Locale, finalizzato a supportare testate storiche e radicate come Il Tirreno.
Secondo la Presidente Galletti, “Tale fondo dovrebbe essere orientato alla salvaguardia dei posti di lavoro e della qualità informativa, valorizzando l’editoria locale come bene pubblico e sostenendo le testate impegnate a garantire un’informazione verificata, accessibile e il più possibile vicina ai cittadini. In un momento di profonda trasformazione per il settore, le istituzioni devono incentivare modelli aziendali che coniughino sostenibilità economica e tutela dei diritti dei lavoratori: una responsabilità che deve essere condivisa dalle Regioni e dal Governo nazionale,” conclude Galletti