“In merito alla Legge sul Turismo, il Movimento 5 Stelle rivendica con orgoglio il proprio ruolo all’interno della Seconda Commissione, che ha permesso di promuovere e cofirmare insieme al Presidente Gianni Anselmi alcune importanti misure volte a sostenere il settore turistico e a tutelare il tessuto urbano e sociale delle comunità locali”. Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana

Secondo Galletti, la legge affronta una delle sfide più urgenti per città d’arte come Firenze, Pisa e Siena  l’overtourism, un fenomeno che ha stravolto la quotidianità di molti toscani. “Intervenire era necessario — spiega — perché non possiamo permettere che i cittadini vengano spinti fuori dai centri storici o che studenti universitari, lavoratori e famiglie debbano affrontare un’impennata insostenibile dei costi degli alloggi.”

Le nuove misure, sottolinea la consigliera regionale, mirano a garantire il diritto a vivere nelle città senza essere schiacciati dalla speculazione turistica. “L’obiettivo è chiaro preservare l’equilibrio sociale e permettere a tutti, in Toscana, di accedere a un alloggio dignitoso a prezzi equi.”

Tra le misure approvate, spicca l’introduzione di un’agevolazione fiscale per le strutture ricettive, con particolare attenzione agli alberghi a 2 e 3 stelle, che si trovano in difficoltà a causa della concorrenza esercitata dai Bed & Breakfast. “Questa misura — sottolinea Galletti — consentirà, attraverso convenzioni con i Comuni, di offrire alloggi a prezzi calmierati a chi deve recarsi in Toscana per motivi di studio, lavoro o per sottoporsi a terapie non continuative, insieme ai familiari che li accompagnano”.

Un’altra rilevante novità riguarda la possibilità per i sindaci di limitare il numero delle strutture ricettive nei centri storici, con l’obiettivo di salvaguardare il tessuto urbano e sociale di queste aree. “Nei comuni con una densità turistica particolarmente elevata — prosegue Galletti — sarà possibile definire aree in cui la locazione breve a fini turistici sarà soggetta a restrizioni, preservando la destinazione abitativa del patrimonio edilizio locale”.

Tra le novità introdotte figura anche la regolamentazione del cambio di destinazione d’uso da residenziale a turistico-ricettiva. Questa disposizione riguarda le strutture formalmente classificate come residenziali, ma utilizzate per affitti turistici, e mira a garantire una maggiore coerenza tra l’uso effettivo degli immobili e la loro classificazione catastale.