“L’approvazione della nostra mozione per tutelare le filiali della Banca d’Italia in Toscana è un segnale importante, ma non possiamo ignorare le criticità che emergono da questa vicenda. Proprio mentre il Consiglio Regionale compiva un passo necessario, a Roma si ribadiva la decisione di chiudere la filiale di Livorno. Questo ci impone una riflessione urgente sull’iter istituzionale con cui vengono affrontate le questioni di interesse territoriale, spesso con ritardi che rischiano di compromettere ogni sforzo,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle.
La mozione, promossa dal Movimento 5 Stelle, chiedeva alla Giunta regionale di intervenire con urgenza presso il Governo e la Banca d’Italia per scongiurare la chiusura della filiale di Livorno. Tuttavia, l’iter istituzionale, lungo e complesso, ha ritardato la discussione di un atto urgente per mesi. Nonostante il voto favorevole in Commissione, che formalmente attende la nota attuativa della Giunta, l’efficacia di questa azione rischia di essere vanificata. Secondo le organizzazioni sindacali, infatti, Banca d’Italia ha già confermato ieri a Roma la decisione definitiva di chiudere la filiale di Livorno. Tale decisione, che sarà ratificata dal Consiglio Superiore della Banca tra dieci giorni, rischia di diventare irreversibile.
“A questo punto, chiediamo con forza al Presidente Eugenio Giani di intervenire immediatamente presso tutte le sedi competenti per ottenere una proroga e rimettere in discussione la chiusura della filiale. Per recuperare il ritardo accumulato, mettiamo da parte ogni polemica politica e invitiamo il Presidente ad attivarsi con determinazione nei prossimi dieci giorni per tentare di bloccare questa decisione. Il tempo stringe: è fondamentale che la Regione agisca entro la fine di gennaio per difendere un presidio essenziale per il nostro territorio e tutelare i lavoratori,” conclude Galletti.