“Questa legge non è una minaccia alla vita, ma una assunzione di responsabilità nei confronti di chi chiede una risposta certa alle istituzioni per vedere rispettata la propria dignità, secondo i dettami della Corte Costituzionale che si è espressa con chiarezza con le sentenze 242/19 e 135/24. Comprendiamo e rispettiamo i voti contrari per obiezione di coscienza, ma si eviti l’ipocrisia di nascondersi dietro ai cavilli legislativi: si solleciti piuttosto l’intervento normativo a livello nazionale per indirizzare in tal senso l’azione normativa di tutte le regioni”.

È l’appello di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale toscano, che conferma il sostegno alla proposta di legge regionale e sollecita un intervento normativo a livello nazionale.

“Il testo è stato emendato in accordo con l’associazione Coscioni, con lo scopo di renderla il più possibile corretta sotto il profilo della legittimità e in linea con la volontà dei sottoscrittori. Spetta alla politica adesso fare il proprio dovere e decidere con il proprio voto: abbiamo letto e riflettuto sulle parole di tutti coloro che con autorevolezza si sono espressi a favore o contro, e siamo convinti che questa legge rappresenti un passo avanti di civiltà, in linea con i principi che il Movimento 5 Stelle sostiene da anni in Parlamento e nelle istituzioni”, dichiara Galletti.