
“La risposta dell’Assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, ai gravi disservizi del nuovo software LIS conferma una gestione superficiale della questione e un totale scarico di responsabilità politica. Dopo settimane di disagi per i cittadini della provincia di Livorno, la Giunta si limita a fornire in forma sintetica, una risposta burocratica e generica, senza assumersi l’onere di garantire che situazioni simili non si ripetano”. Così Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, interviene sulla vicenda del nuovo applicativo unico regionale per gli esami di laboratorio, che ha causato gravi blocchi operativi nei centri sanitari della Toscana nord-ovest.
“L’Assessore si trincera dietro riferimenti tecnici e amministrativi, ma omette di rispondere agli aspetti più rilevanti della vicenda. Non viene chiarito perché i problemi si siano verificati in modo così grave solo a Livorno e non in altre ASL dove il software è già attivo. Non si fornisce alcuna rassicurazione concreta sulla gestione futura del sistema né sulle misure di prevenzione per evitare nuovi blocchi. Inoltre, mentre si fa riferimento all’esistenza di penali per le aziende fornitrici, non si specifica se siano state effettivamente applicate in questa circostanza e con quali esiti”.
“Con questa risposta – conclude Galletti – la Giunta regionale dimostra di non avere un reale controllo sulle criticità della sanità digitale e di intervenire solo quando i problemi si sono già verificati, con disagi che ricadono sui cittadini. La Regione deve garantire un servizio efficiente e sicuro, adottando misure concrete per evitare il ripetersi di questi episodi e assicurando che i fornitori rispettino gli impegni assunti, rispondendo anche finanziariamente in maniera commisurata al disagio provocato, senza scaricare sulle persone il peso delle inefficienze,” conclude Galletti.