“Oggi in Consiglio Regionale abbiamo votato a favore della mozione n. 2043 contro il gioco d’azzardo patologico e a tutela dei minori. Un tema troppo importante per essere piegato alle convenienze politiche. Ma è doveroso denunciare l’ipocrisia di Fratelli d’Italia, promotori della mozione, che a livello nazionale stanno facendo esattamente l’opposto di quanto chiedono alla Regione Toscana.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, che pur condividendo nel merito l’obiettivo della mozione, punta il dito contro “una destra che da Roma promuove politiche che spalancano le porte al business dell’azzardo, mentre in Toscana finge di volerlo arginare”.

“Non possiamo ignorare – prosegue Galletti – che a marzo scorso, Fratelli d’Italia ha fatto approvare in Commissione Cultura e Sport del Senato una risoluzione per reintrodurre la pubblicità del gioco d’azzardo nel calcio, cancellando uno dei capisaldi del Decreto Dignità del M5S, che aveva finalmente posto un argine all’infiltrazione dell’azzardo nello sport e tra i giovani. Parlano di tutela dei minori, ma nei fatti lavorano per riaprire canali di promozione del gioco proprio dove i ragazzi sono più esposti: stadi, social, media sportivi.”

“Non solo: il governo Meloni ha smantellato l’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo patologico, togliendolo dal Ministero della Salute per affidarlo al MEF, subordinandolo così a logiche di bilancio. Hanno aumentato le estrazioni del Superenalotto per finanziare la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, trasformando la disperazione dei giocatori in leva fiscale. E stanno rivedendo al ribasso le distanze dai luoghi sensibili e le regole sulle concessioni, rendendo più facile aprire nuove sale slot anche nei pressi di scuole e ospedali.”

“È evidente – conclude Galletti – che la mozione approvata oggi, pur condivisibile nei principi, è l’ennesimo tentativo di lavarsi la coscienza a livello locale, mentre a Roma Fratelli d’Italia alimenta un sistema che produce dipendenza, povertà e sfrutta la fragilità.