Firenze 7 settembre 2015. Il Movimento 5 Stelle ha presentato questa mattina alla stampa l’atto, in discussione nel consiglio regionale del 9 settembre, col quale chiede l’impegno della giunta affinché sollevi la questione di legittimità costituzionale sulla riforma della scuola approvata il 2 luglio 2015 dal Parlamento.

“La scuola è materia concorrente Stato-Regioni – ha spiegato il consigliere Gabriele Bianchi in conferenza stampa –chiediamo quindi a tutti i consiglieri, in particolare quelli PD, di esprimersi su questo atto secondo coscienza: un tema etico come la scuola, futuro di un paese, deve mettere la fedeltà di partito in secondo piano.

La riforma della scuola targata Renzi è incostituzionale per almeno tre profili: chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici, alternanza scuola lavoro e autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico. Riesce persino a creare docenti di serie a e docenti di serie b, in violazione del principio di eguaglianza regolato dall’art. 3 della Costituzione. Con questa riforma infatti  – ha proseguito il Cinque Stelle – a partire dall’anno scolastico 2016/2017 i docenti delle istituzioni scolastiche statali, assunti a tempo indeterminato, saranno destinatari di incarichi triennali solo se proposti dai dirigenti scolastici, con quindi un’immissione in ruolo priva di assegnazione di posto.

Questa legge replica nella scuola un modello verticista che noi, come Movimento 5 Stelle, rifiutiamo in ogni ambito. Dopo la Puglia di Emiliano e il Veneto di Zaia – ha concluso il consigliere M5S – anche la Toscana di Rossi potrebbe scegliere di impugnare l’atto presso la Corte Costituzionale e scegliere di ascoltare insegnanti studenti e sindacati impegnati nella mobilitazione”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1L9hOgq