Firenze 24 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle presente in Commissione Agricoltura, commenta l’audizione odierna del direttore di Ente Terre Regionali Toscane, Claudio Del Re.
“Ente Terre Regionali Toscane ha in Banca della Terra, diceva Rossi, un “fiore all’occhiello”. Oggi abbiamo scoperto che questa “eccellenza” finora ha censito solo 36 terreni, di cui uno 1 privato. Considerato che il progetto ha come finalità il favorire l’accesso degli imprenditori, soprattutto giovani, ai terreni agricoli e forestali, e guadagna proprio dalle concessioni di queste terre, il direttore Del Re ha dovuto ammettere che con queste performance Banca della Terra è da rivedere. Ovvero, diciamo noi, è un flop.
Ma i problemi non finiscono qui. Infatti va rivista la funzione stessa di questo Ente Terre Regionali Toscane che di fatto ha finalità assimilate all’Assessorato all’Agricoltura di Remaschi. In conseguenza, da semplice cittadina che entra nelle istituzioni e vede quest’anomalia, ho chiesto a Del Re il perché e la risposta è stata che il motivo è l’impossibilità da parte della Regione Toscana di gestire i contratti dei dipendenti del settore agricolo.
Verrebbe da farsi quindi una domanda: perché la Regione Toscana si è lanciata in attività agricole private che non può gestire? E soprattutto non sarà che Ente Terre Regionali Toscane è stato creato poiché l’Alberese srl – società che in precedenza svolgeva gli stessi servizi di Ente Terre Regionali Toscane – era in perdita secca di 295mila euro nel 2013 ed era necessario creare una struttura, l’ente appunto, che la assorbisse sanando la situazione?”