Il Movimento 5 Stelle porta all’europarlamento l’affaire inceneritore di Case Passerini, con una interrogazione a firma Marco Affronte, eurodeputato M5S in Commissione Ambiente, realizzata in collaborazione ai consiglieri regionali M5S.
Marco Affronte (M5S Europa):
“L’inceneritore di Case Passerini nasce sotto i peggiori auspici per tanti motivi che il Movimento 5 Stelle in Toscana e i Comitati denunciano da tempo: uno dei principali è che si inserisce in un contesto già pesantemente caricato di attività umane contaminanti. E, recentemente, un nuovo fattore è intervenuto a cambiare le carte in tavola. La Valutazione Ambientale Strategica fu elaborata tenendo in considerazione, fra gli altri inquinanti della zona, dei flussi di traffico. È chiaro però che ai tempi della VAS i dati sulle emissioni adottati furono quelli dichiarati dalle Case Automobilistiche. Oggi, dopo lo scandalo Volkswagen, sappiamo bene che quei dati sono falsi. E sono estremamente più bassi delle effettive emissioni dei veicoli.
La conseguenza è che l’azione combinata degli inquinanti nella zona sia stata ampiamente sottovalutata. La VAS, secondo noi, è quindi da rifare con i dati reali, altrimenti questo inceneritore risulterà approvato solo in un mondo immaginario, che non ha riscontri nella realtà. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere alla Commissione Europea se ritenga l’iter autorizzativo corretto. Secondo noi non lo è. Nella Valutazione di Impatto Ambientale, in spregio alla Direttiva Europea 2010/75, manca la Relazione di Riferimento. E non scordiamo che, contravvenendo alla Convenzione di Stoccolma, non sono nemmeno state prese in considerazione le alternative possibili all’incenerimento. Ce n’è abbastanza per avere più di un dubbio.”
Giacomo Giannarelli (M5S Toscana):
“Case Passerini è inutile e pericoloso e stiamo lottando dal primo giorno per fermarne la realizzazione. Recentemente un consigliere del PD ha chiarito in tv che vogliono questo inceneritore per chiuderne un altro, quello di Montale, contrastato dalla popolazione locale. Praticamente spostano il problema di qualche decina di chilometri, quando possono risolverlo definitivamente con un serio piano del riciclo e il semplice rispetto della legge nazionale. Con alcuni atti in Consiglio regionale abbiamo aperto le porte alla strategia rifiuti zero, dimostrando con numeri alla mano che in cinque anni potremmo chiudere sei dei sette inceneritori previsti e in dieci anni rendere la Toscana una regione senza impianti di questo tipo. Davanti a questi dati è chiaro che Case Passerini è una speculazione economica sulla pelle dei cittadini: l’incenerimento regge solo se sovvenzionato e per questo Q.thermo ha chiesto 80 milioni di finanziamento a Banca Europea degli Investimenti. Un finanziamento che, grazie alla segnalazione dei Comitati, la BEI ha deciso di approfondire con un’indagine della quale attendiamo i risultati”.