I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle replicano al capogruppo PD Marras e all’assessora Saccardi che hanno definito “un normale coordinamento tecnico” gestito dagli “uffici” l’azione che ha portato la legge di riforma sanitaria in vigore, la numero 84/2015, ad essere difforme da quanto approvato in aula.
“Marras e Saccardi studino il regolamento, il coordinamento su un testo di legge si può fare ma prima della votazione finale in aula, come dice l’art. 147, e il Preambolo si modifica ad ogni correzione di quegli articoli che incidono sul suo ambito di riferimento, cioè la motivazione della legge, secondo l’art. 140” così i consiglieri M5S.
“Ma ci fa piacere che esponenti PD confermino quanto abbiamo scoperto, con la sola differenza che loro, con un’ignoranza che desta sconcerto da esponenti di governo, rivendicano la legittimità di questo illecito sostenendo persino che sia una consuetudine” aggiungono i Cinque Stelle.
“Inseriremo i virgolettati delle interviste nell’esposto, di modo da garantire ai magistrati un maggior dettaglio sulle intenzioni dei promotori di tale iniziativa, ricordando che la reiterazione di un illecito non gli toglie la caratteristica di illegalità: in tanti guidano tenendo in mano il telefonino, ma questo non significa che sia lecito” concludono i consiglieri M5S.