Il Movimento 5 Stelle chiede un impegno della regione per la modifica del decreto di recepimento della direttiva 123/2006 c.d. “Bolkenstein” per la parte inerente il commercio ambulante. Presentata una mozione a prima firma Irene Galletti, vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico.
“Gli ambulanti toscani rappresentano il 10% del comparto nazionale, un patrimonio di micro imprese perlopiù familiari da salvare rispetto ad un recepimento della direttiva Bolkenstein che rischia di farli scomparire. La Toscana promuova questa azione di indirizzo a tutti i livelli istituzionali”.
“Il decreto 59/2010 col quale l’Italia ha recepito la direttiva ha una contraddizione in termini, finora non sanata dal Parlamento: da una parte si dichiara l’importanza dei mercati soggetti a programmazione e la necessità di mantenerli stabili, evitando aste di assegnazione, dall’altra si introduce nella loro gestione il principio delle concessioni a termine, per noi sacrosanto a livello di sfruttamento dei beni naturali ma fuori luogo per gestire il suolo pubblico”.
“Ma l’aspetto ancor più preoccupante è l’aver introdotto nel sistema delle concessioni anche le società di capitali, quando da sempre il comparto degli ambulanti è gestito da micro imprese, perlopiù individuali. Dopo 8 anni di crisi del settore l’eventuale inserimento di questa possibilità nei regolamenti di assegnazione comunali deciderebbe la fine di migliaia di imprese familiari. Prezzo altissimo che tra l’altro non ha alcun senso pagare visto che la stessa Comunicazione segnalò formalmente l’8 giugno 2012 che non vi erano errori di recepimento della direttiva Bolkenstein nel settore dell’ambulantato italiano”.