Bocciata in Commissione Affari Istituzionali la proposta del Movimento 5 Stelle di convertire la figura del “portavoce dell’opposizione” in “portavoce della coalizione” con limitazione delle dichiarazioni di voto ad una sola figura per tutte le tre forze politiche parte della coalizione.
“La chiarezza è caratteristica necessaria per riportare fiducia nelle istituzioni. Peccato non la pensi così il partito unico PD-Lega Nord-Forza Italia-FdI. Evidentemente per loro presentarsi alle elezioni come divisi e poi formare una coalizione senza sostanziarla nel voto, al solo scopo di spartirsi poltrone, non è un problema”.
“La nostra proposta cercava solo di rendere meno ipocrita e inefficiente il Consiglio Regionale: sostenere che esista un “portavoce dell’opposizione” è una truffa semantica. Esiste un portavoce di una coalizione che si è dichiarata al Consiglio e include Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Peccato che alle elezioni i cittadini avevano trovato 2 liste divise: una guidata da Borghi (LN-FdI) e una da Mugnai (Forza Italia). Se è riscoppiato l’amore appena entrati in Consiglio, con buona pace degli elettori, lo si sostanzi con una sola figura che fa dichiarazioni di voto per tutta la coalizione. Altrimenti che coalizione è?”.
“La verità è che per l’ennesima volta i regolamenti e gli statuti scritti dai partiti sono cuciti ad arte per alimentare truffe semantiche, a danno dei cittadini, e giochetti politici per garantire a qualche poltronato più soldi per sé e uno staff di collaboratori di cui i bilanci consiliari potrebbero fare a meno. Auspichiamo un ripensamento del Partito Democratico prima del voto in Consiglio Regionale”.