Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, in conferenza stampa nel presentare un’interrogazione sul tema:
“La chiave è tutta nell’art. 37 della legge 79/2012. Al comma 3ter dice che se il Consorzio di Bonifica non adotta il Piano di Classifica entro 180 giorni dal suo insediamento il Presidente della Giunta regionale “previa diffida ad adempiere entro il termine di sessanta giorni, provvede alla nomina di un commissario”. Non ci risulta che Rossi abbia commissariato i Consorzi di Bonifica inadempienti, ma intanto ai toscani di quei territori è chiesto un contributo che sembra illegittimo perché non è possibile stabilire né il beneficio diretto né quello indiretto che lo giustificano, vista l’assenza del piano di classifica degli immobili”.
“Per sopperire a questa assenza di trasparenza avevamo chiesto di inviare insieme al contributo di bonifica una lettera con i giustificativi di spesa, ma il PD ci bocciò la proposta. A loro questa idea di spiegare bene ai cittadini sulla base di quale beneficio pagano un contributo, piaceva poco evidentemente”.