Dopo l’inchiesta de Le Iene (Italia 1) sullo scandalo dei volontari del 118 laziale pagati in nero con fondi pubblici il Movimento 5 Stelle chiede verifiche anche in Toscana con un’interrogazione a firma Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S.
“Vogliamo sapere quanto prima se anche in Toscana ci sono volontari sfruttati e pagati in nero da associazioni che gestiscono le postazioni del 118. La Regione attivi presto una verifica con INPS e INAIL sulle convenzioni con questi attori del terzo settore e le condizioni in cui gestiscono il personale volontario”.
“Nella nostra Regione il PD tratta spesso le associazioni di volontariato e gli altri operatori del “privato sociale” come protesi del servizio pubblico, molto conveniente: garantisce un servizio a basso costo con meno tutele e garanzie dei dipendenti pubblici. Nel Lazio e in Puglia è emerso anche chi vi lavora è spesso senza tutele lavorative ma viene retribuito con buoni pasto o buoni benzina, coperti magari da fondi regionali, o addirittura il classico “nero”. La Corte di Giustizia Europea si è già espressa in merito, ammonendo questa lettura del volontariato in salsa PD: “relativamente al rimborso dei costi occorre vigilare a che il volontario possa farsi rimborsare soltanto le spese effettivamente sostenute per l’attività fornita””.
“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il privato sociale è una grande fortuna del quale ci onorano i cittadini volontari, ma un buon governo deve sempre pensare di poterne fare a meno nel garantire il servizio pubblico”.