Il Movimento 5 Stelle trae spunto dal caso AMIA spa – multiservizi del Comune di Carrara – per portare il problema del destino dei lavoratori impegnati nel ciclo integrato dei rifiuti dopo il supposto avvio dell’attività di Reti Ambiente spa.
“In AMIA 35 persone aspettano notizie sul loro destino. Riteniamo un dovere della Regione colmare questo vuoto d’informazione su un tema cruciale che riguarda loro, tutti gli altri lavoratori e i cittadini, interessati dallo stravolgimento in atto nella gestione dei rifiuti delle Province di Livorno, Pisa e Lucca, riunite nella ATO Toscana Costa e interessate dalle sorti di Reti Ambiente spa”.
“Ai cittadini interessa un servizio efficiente e una tariffa ragionevole. Due aspetti esclusi dalla riflessione che ha portato a Reti Ambiente spa. Ora inizia ad emergere anche la preoccupazione dei lavoratori, ad esempio di AMIA, per l’indeterminazione che li riguarda: il servizio sarà assorbito dal nuovo gestore con anche loro o queste persone dovranno essere ricollocate dalla multiservizi di Carrara? Auspichiamo quanto prima una risposta della Regione. Sempre in attesa di sapere in che modo l’indirizzo regionale di un ATO unico per gestire acqua e rifiuti possa sposarsi col quadro attuale e quindi anche con l’affidamento a Reti Ambiente spa”.
Giacomo Giannarelli e Irene Galletti