Pronta la proposta di legge M5S per assicurare alle 150mila famiglie toscane in povertà assoluta il superamento di tale condizione. Ma la giunta regionale, anche per il tramite del super direttore Barretta, nega il dato finale per determinare le coperture.
“150 mila famiglie toscane vivono in povertà assoluta e per superare questa situazione intollerabile serve il reddito di cittadinanza: una misura consentita dalla legge regionale 32/2002 e, contrariamente a quanto pensano in molti, connessa al reinserimento lavorativo. Il boicottaggio della giunta PD sulla nostra proposta rende il metro di quanto abbiano a cuore la vita di questi 600mila toscani”.
“Mentre il Parlamento tiene ferma la nostra proposta nazionale, avevamo preparato una misura regionale. Ma dopo sei mesi di lavoro, in dialogo proficuo con IRPET e direzione bilancio della giunta, il superdirettore Barretta ci ha negato l’ultimo tassello: ottenere dall’autorità di gestione del FSE l’importo di tale fondo europeo riprogrammabile per la nostra proposta. Davanti a questa violazione dello Statuto regionale abbiamo reagito con un’interrogazione urgente cui l’assessore Bugli ha risposto in aula spiegando la scienza infusa del Fondo Sociale Europeo ma dimenticando di darci quel numero. Curioso che un assessore al bilancio, cui si chiede un numero, risponda con 1.184 parole e nessun numero”.
“Questo boicottaggio della giunta PD sulla pelle dei 600mila poveri toscani è intollerabile e non ci fermerà. Presenteremo a breve la proposta ai nostri iscritti, su Rousseau – Lex, e raccolto il loro contributo la porteremo in Consiglio Regionale nella sessione di bilancio. Lì, alla prova dei conti, sappiamo che si scontreranno due modi di vedere la politica e la gestione dei bilanci pubblici”.