Il decreto legislativo 36/2003 prevede per i gestori delle discariche l’obbligo di garanzie finanziarie a copertura della gestione successiva alla chiusura dell’impianto. In Toscana ad oggi manca una verifica in tal senso e ne chiede conto il Movimento 5 Stelle con un’interrogazione a firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Un cittadino di Peccioli, Terranuova Bracciolini o un’altra qualsiasi delle 14 comunità interessate da una discarica toscana di rifiuti, avrebbe diritto a star tranquillo. Questo perché la legge obbliga il gestore dell’impianto ad accantonare i soldi per metterlo in sicurezza a fine attività. Spesso questo non accade, come dimostra il caso Tegolaia, e vorremmo sapere dalla Regione il quadro attuale del problema: quante discariche inattive toscane hanno problemi sanitari o ambientali e la Regione o il Comune sono rimasti col cerino in mano?”
“I dati sulle discariche toscane non sono aggiornati. Al 2014, ultimo anno di monitoraggio, contenevano circa il 43% dei rifiuti urbani e crescevano di 1,48 mln di tonnellate l’anno. I cittadini toscani residenti vicino a tali impianti devono poter sapere che finito di riempirli saranno messe in sicurezza, a carico dei gestori”.
Giacomo Giannarelli