“A Suvignano, Comune di Monteroni d’Arbia, c’è un bene confiscato alla mafia di ben 700 ettari, da 23 anni affidato ad un amministratore, Gateano Cappellano Seminara, che è indagato per peculato e truffa nella maxi inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha colpito l’ex presidente del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto. Lo stesso Cappellano Seminara già oggetto di pesanti procedimenti legati ai rifiuti anche presso la Procura di Roma. Purtroppo torniamo a rilevare un altro filo che lega Toscana e Sicilia sul piano degli illeciti dopo il caso Viareggio – con la delibera di concessione ad un’azienda in odor di mafia da parte del Comitato Portuale – che abbiamo sollevato in Consiglio Regionale”.
“Anche qui, come per Viareggio, serve chiarezza dalla Regione perché nel luglio 2016 ha deliberato un protocollo, con anche Ministero e Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, per individuare il soggetto gestore della Fattoria di Suvignano, da 23 anni amministrata da Cappellano Seminara. Perché per un ventennio nessuna istituzione ha provveduto all’assegnazione deliberata a luglio dalla Regione. Quanto ha pesato su questa delibera l’ultima indagine a carico della figura che per 23 anni ha gestito la Fattoria che ha colpito la giudice Saguto?”.
“Noi come sempre terremo alta l’attenzione, perché vogliamo una Regione senza infiltrazioni mafiose e senza punti oscuri nella gestione pubblica dei beni confiscati presenti nel nostro territorio”.
Enrico Cantone