Delegazione Movimento 5 Stelle in sopralluogo al cantiere TAV Firenze, 29 novembre 2016

Una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dai parlamentari Alfonso Bonafede, Andrea Cioffi e Michele Dell’Orco, i consiglieri regionali Enrico Cantone, Giacomo Giannarelli, Andrea Quartini e Gabriele Bianchi, e la consigliera comunale Arianna Xekalos, ha visitato questa mattina il cantiere della TAV Firenze (Ex-Foster) insieme ad alcuni tecnici dei comitati No Tav ed esperti, quali il Prof. Pizziolo, legati al progetto alternativo al sottoattraversamento.

“Da qualche mese i cittadini leggono sui giornali che non si farà più la stazione Foster, ma nel cantiere si continua a lavorare. Siamo dovuti venire qui per trovare un minimo di informazione, vista la vaghezza delle risposte di Comune Regione e Ministero, ed RFI ci ha chiarito il quadro: la Foster in quanto stazione AV sarebbe antieconomica – come del resto Medioetruria – e le tecnologie oggi disponibili sono sufficienti per rispettare l’accordo con la Regione sulla co-presenza AV e treni regionali. Quindi devono decidere il Comune e la Regione cosa farne di un cantiere che è al solaio e ancora non ha prodotto un centimetro di quel buco che RFI continua a ritenere indispensabile per i treni senza fermata a Firenze. Dopo 250 milioni spesi, altri 518 già stanziati e più di un miliardo di progettualità complessive da chiudere, siamo ad uno stallo pagato come sempre dai cittadini. Bene spiegare che chi, da Sindaco, non ha saputo gestire quest’opera oggi col Sì al Referendum chiede ai cittadini la fiducia per gestirle tutte, togliendo potere alle comunità locali per portarlo nelle stanze governative a Roma. Faticavamo oggi a spiegare alla BBC questo delirio, testimone della totale incapacità di pianificazione di chi ha governato e governa questo paese” hanno commentato i Cinque Stelle al termine della visita.

“A nostra domanda RFI ci ha informato che il 18 novembre il Contraente Generale ha consegnato al Ministero il Piano di caratterizzazione sulle terre di scavo. Una situazione ferma da luglio 2012. Per l’ultimo atto della storia ci hanno messo un anno e ora sarà il Ministero a dirimere entro 90 giorni il rispetto del decreto 161/2012, stabilendo dove finiranno questi 3 milioni di metri cubi di terra portata via per fare un buco in mezzo a Firenze che oggi, a vent’anni dal progetto, né il Comune né la Regione sanno con cosa sarà riempito. Poi dicono a noi che siamo incapaci a governare? Qui siamo alla laurea per incapacità. E sarebbero gli stessi che vogliono riformare la Costituzione. I cittadini di Firenze diano un segnale di lucidità: dicano NO domenica. Darebbe il la ad un periodo di buon senso governativo che, nel caso TAV Firenze, passerebbe dall’analisi del progetto di superficie elaborato dai tecnici dell’Università di Firenze. Sarebbe costato un sesto, può ancora rappresentare la via d’uscita. Mentre per cosa farne del buco, si scelga l’unica strada risolutiva: un dibattito pubblico” hanno concluso gli esponenti del Movimento 5 Stelle.