Si smetta di prendere in giro i cittadini. Il destino di AFERPI e Piombino è legato a doppio filo alla bonifica degli 800 ettari di terreno in carico ad Invitalia. Il 9 novembre scorso il suo rappresentante è stato chiaro in Conferenza dei Servizi: ci vogliono almeno 18 mesi per le nuove indagini e solo dopo si potrà procedere con lo studio di fattibilità, propedeutico al bando per ottenere, finalmente, la bonifica. Nel frattempo i 50 milioni governativi per questa fase sono sempre a Roma e non alla Regione che li dovrà girare a Invitalia. Visto che la variabile tempo qui è decisiva, finora non è solo Rebrab ad averlo perso, sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie.
Dalla risposta del Presidente Rossi ad una nostra interrogazione abbiamo appreso che Invitalia ha fatto l’aggiornamento del programma di indagine preliminare, ma fino a metà 2018 non sarà concluso. Perché queste informazioni sono assenti da ogni narrazione PD finora presentata ai cittadini sul tema?
Tra l’altro è curioso come oggi si getti la maschera sulla forza finanziaria di Rebrab, senza ricordare che a cercargli le linee di credito italiane era proprio quel Alessandro Profumo, ex Presidente di Monte dei Paschi di Siena, che alcuni contributi raccolti dalla Commissione d’inchiesta regionale su quest’ultima davano per legato al Presidente Rossi. Il fallimento del progetto Rebrab non sarebbe la caduta di un imprenditore algerino troppo speranzoso – perché lanciatosi nel comparto siderurgico quando è specializzato nell’import-export agroalimentare – ma l’ennesimo esempio di imperdonabile incapacità di governo del sistema PD toscano. Qui abbiamo un Presidente come Rossi che nel marzo 2014 dichiarò di “giocarsi tutto sul polo siderurgico di Piombino” e purtroppo si era dimenticato che questo non è un gioco e chi governa non deve mai anteporre la propria carriera politica ai bisogni dei cittadini. A tutto questo, domenica, i cittadini devono dire NO.
Giacomo Giannarelli e Irene Galletti
consiglieri regionali M5S firmatari di un’interrogazione alla giunta Rossi sul tema.