La sfida di fornire ai cittadini del nostro arcipelago toscano gli stessi servizi goduti dal resto della popolazione è una prova di governo importante. Si vince con una programmazione degli interventi sulle necessità di base (sanità, rifiuti, acqua, scuola, collegamenti marittimi) e piccole iniziative di rapida realizzazione quanto decisivo risultato. Pensiamo ad esempio alla consegna di prodotti alimentari a domicilio, funzionale ai cittadini più anziani come ai lavoratori che magari dopo il pendolarismo marittimo hanno bisogno di dedicarsi a famiglia e interessi più che fare la spesa.
Là dove il tempo è denaro sono sorti in passato piccolo progetti pilota – Itaca, Dupim, Arcipelagos – tesi a consentire questo servizio domiciliare, con un’attenzione a ridurre il gap tra prezzi isolani e prezzi continentali. Ma nessuna di queste iniziative è stata messa a sistema né, ci risulta, monitorata dalla Regione che invece potrebbe trarne spunto per promuoverne e diffondere di analoghe tramite bandi sullo sviluppo sostenibile.