Da quasi un anno seguo la vicenda Rondinaia Verde sulla quale l’amministrazione di Bibbona continua a commettere l’errore di non aiutare le famiglie danneggiate. Dopo mesi di tira e molla dove chiedevo informazioni al sindaco e venivo rinviato dalla sua segretaria al curatore fallimentare, ho colto l’occasione dell’incontro pubblico con la giunta Fedeli per chiedere chiarimenti. Chiarimenti purtroppo non arrivati e rimandati al prossimo incontro richiesto.

Ho chiesto conto della scelta di spendere altre 50 mila euro per la messa in sicurezza del cantiere, ingiustificabile con l’idea che il Comune potesse risultare il primo ad essere rimborsato nell’iter fallimentare. Prima va verificata la possibilità di essere rimborsati e poi se resta qualcosa dopo che si sarà saldato il primo dei creditori, cioè la banca.

Ancora una volta la Toscana diventa teatro di un intervento fallimentare in campo edile e ancora una volta a pagare lo scotto saranno le famiglie che hanno investito e i cittadini che fanno gestire i bilanci pubblici a chi non sa o non riesce nemmeno a verificare la solidità di imprese che si presentano per edificare sei ettari di territorio, per farci un mezzo quartiere.

ENRICO CANTONE