Per l’ennesima volta il Partito Democratico si dimostra a favore dei privilegi dei politici e contrario al contenimento dei costi della politica. Voi tagliate i servizi ai cittadini per mantenere e alimentare i costi della politica. 4 milioni di euro l’anno non vanno in servizi ai cittadini per finire nelle tasche di questi politici, soprattutto vostri, e voi oggi, votando così, tenete tutto com’è.
La nostra proposta si poggiava sulla legge regionale n.3/2009 che consentiva di ridurre il vitalizio per emergenze sociali. Estendevamo l’entità del taglio e la durata fino al 2020. Oggi abbiamo casi limite come Pietro Ralli, consigliere dal 1980 al 1990, che prende 4700 euro al mese. Un meno 20% a queste persone rientra nella ragionevolezza richiesta dalla Corte Costituzionale, come confermatoci dagli uffici legislativi del Consiglio, e ci avrebbe fornito subito mezzo milione da investire sul contrasto alla povertà.
Col voto di oggi il Partito Democratico ha superato ogni limite di decenza in un paese con 2 milioni di pensionati a 500 euro il mese e chi è nato dopo il 1980 dovrà aspettare almeno 75 anni per la pensione. Il vitalizio è un privilegio immorale, senza se e senza ma. Ci hanno detto che l’attività dei consiglieri regionali è equiparabile a quella di dirigenti perché si approvano bilanci da miliardi con grande responsabilità. Mi permetto di far notare che anche un elettricista che firma la certificazione di conformità si assume una grande responsabilità, lo stesso il muratore che tira su una casa, ma non godono di questi privilegi.
Il voto di oggi diventa ancor più intollerabile nel momento in cui scopriamo dal nuovo Programma Regionale di Sviluppo che il PD taglia drasticamente i fondi destinati alla lotta alla povertà. Sul 2017 l’insieme di azioni previste nel PRS originale indicava una spesa di 36,74 milioni di euro, il nuovo PRS del PD ne indica 30,42. Ancora peggio nel triennio 2018-2020: nel documento precedente avrebbero ricevuto interventi per 36,77 milioni l’anno, mentre il nuovo PRS ne stanzia al massimo 9,38. Quindi altro che Reddito di Solidarietà Attiva! Una truffa sulla pelle di 155mila famiglie in povertà che attendevano scelte come il nostro reddito di cittadinanza.