Spiace per chi c’era cascato e aveva creduto al bluff del PD toscano sulla lotta alla povertà, dandogli anche ampio spazio mediatico. L’ultimo accordo Stato-Regioni del 23 febbraio prevede un taglio di 50 milioni al fondo per la non autosufficienza e di 211 milioni a quello per le politiche sociali.
Per la Toscana una scure da circa 19 milioni che conferma i tagli già previsti nel bilancio previsionale, da noi denunciati, cui la giunta PD rispose con un invito ad attendere la restituzione del maltolto a metà febbraio. Ecco il maltolto il Governo guidato dal loro Partito se l’è tenuto e a caro prezzo.
Purtroppo per le 155 mila famiglie povere toscane, avevamo ragione nel descrivere le mosse sul Reddito di Solidarietà Attiva del PD come un bluff. Bluff confermato dall’incredibile operazione Programma Regionale di Sviluppo dove addirittura era citata la misura a titolo aggiuntivo mentre i fondi sul capitolo lotta alla povertà passavano da 36,77 milioni l’anno a 9,38: come promettere in un menù il dolce incluso e poi non avere in cucina nemmeno gli ingredienti per il primo. Ci aspettiamo nella risposta alla nostra interrogazione almeno una pubblica ammenda su questa vergognosa operazione.
E’ inaccettabile inoltre che il PD continui a tagliare sui più deboli, senza rinunciare ai privilegi di casta. Ci aspettiamo che il Partito Democratico trovi le coperture per questi tagli rinunciando come noi alla metà delle indennità. E poi smetta di temporeggiare, calendarizzando la nostra proposta sul Reddito di cittadinanza regionale: unica proposta dove le coperture non sono promesse o inventate, ma reali e certe perché prese dai capitoli liberi del bilancio approvato. Noi evidentemente quel bilancio l’abbiamo studiato, difficile dire lo stesso dei 24 consiglieri regionali PD.
Infine ci sconcerta leggere che i tagli previsti includono anche 100 milioni per l’edilizia sanitaria. Addio ad ogni prospettiva di ampliamento per Prato e alla sistemazione del giacente patrimonio immobiliare di Lucca, Massa-Carrara e Pistoia?