“I raddoppi ferroviari sono una priorità, per realizzarli noi useremmo un metodo più lineare e partecipato del PD: prima RFI presenta i progetti, poi i cittadini e le amministrazioni scelgono tra questi quello migliore.
Oggi invece il Partito Democratico ha deciso un tetto di 478 milioni per un’opera della quale, per buona parte, i cittadini non hanno visto neanche un disegno.
Per questo chiediamo che la Regione esiga da RFI almeno due progetti con le varie soluzioni tecniche possibili – a raso, sopraelevata o ulteriori – sulla tratta Montecatini-Pescia e le sottoponga ad un dibattito pubblico. Dibattito pubblico richiesto dal comitato Montecatiniunasola in rispetto della legge regionale, cui RFI ancora non ha mai dato risposta.
Nel nostro atto al voto del prossimo Consiglio Regionale di martedì chiediamo inoltre che la Giunta regionale si impegni ad attivare quel tavolo istituzionale proposto nella riunione del 16 febbraio tra RFI, Regione e Sindaci coinvolti, pubblicando un calendario programmato delle riunioni. Passiamo dalle parole ai fatti, bene il tavolo ma diteci quando si riunisce e in quante occasioni. Infine raccogliamo le istanze di cittadini e comitati di Pieve a Nievole nel pretendere che i progetti attesi da RFI includano i passaggi pedonali”.
“Ad oggi noi non sappiamo cosa il Sindaco si sia detto con RFI. La nostra mozione approvata nell’ultimo consiglio prevede l’istituzione di un tavolo comunale aperto, dove le soluzioni attese da RFI siano discusse in modo collegiale per evitare che, come accaduto sino ad oggi, i cittadini non vengano informati su quanto deciso dall’alto. Una soluzione deve essere trovata, non decidere e lasciare un binario solo con la chiusura dei passaggi a livello non è una soluzione.
E’ necessario che il committente Regione chieda ad Rfi di presentare almeno due progetti alternativi con le opere compensative necessarie alla gestione della viabilità da presentare alla città attraverso tale tavolo comunale aperto. Solo così si potrà valutare la soluzione migliore”