Sono passati quattro mesi dall’approvazione unanime in Consiglio regionale della nostra mozione sull’introduzione del memorario anche nel tratto tirrenico Livorno-Grosseto, eppure nessun cittadino del territorio ha potuto fruire di nuove corse o dei servizi migliorativi promessi. Il memorario funziona già nel resto della Toscana ed è inaccettabile questa discriminazione verso i cittadini e turisti che fruiscono del servizio ferroviario in quei territori. Se la giunta PD-MdP non è in grado di attuare seriamente l’indirizzo del Consiglio sul memorario noi non ci rassegniamo e ci siamo permessi di fargli già il lavoro. Ecco le soluzioni.
In direzione sud da Pisa/Livorno verso Grosseto bastano cinque azioni: tre nuove corse inserite e due posticipi. Mentre in direzione nord, da Grosseto verso Livorno e Pisa, basterebbero sole due nuove soluzioni. Nel periodo estivo potremmo poi replicare l’attuale modello di mobilità ferroviaria ligure delle Cinque Terre, con un aumento leggero dei treni da Firenze per grosseto dal venerdì mattina alla domenica mattina e da Grosseto a Firenze dal venerdì sera alla domenica sera.
Infine una nota sull’Alta Velocità: oggi Livorno – Roma dura sì 2 ore e 41 minuti e potremmo ridurla di dieci minuti sopprimendo alcune fermate. Ma il vero tema è creare un collegamento su ferro tra le principali città costiere (Genova, Pisa, Livorno, Roma) tramite un tavolo interregionale Liguria, Toscana, Lazio con la previsione di collegamenti veloci tra Genova, La Spezia, Pisa, Livorno, Grosseto e Roma che sappia equilibrare i servizi di alta velocità con treni più lenti come gli intercity.
Abbiamo dato a Ceccarelli questo lavoro proposito frutto di un tavolo tecnico realizzato dal Movimento 5 Stelle col contributo di addetti del settore. Un contributo di governo che speriamo sia accolto dalla giunta in forza del voto unanime di quattro mesi e soprattutto di quanto vi sta dietro: la necessità di assicurare un migliore servizio ai cittadini.