Oggi in Commissione l’audizione del rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei, unico dei tre a rispondere subito alla nostra convocazione.
Come Movimento 5 Stelle avevamo chiesto di audire i tre rettori delle Università toscane per avere un quadro chiaro sul problema corruttivo negli atenei. Ringraziamo il rettore Dei per aver offerto il suo contributo, anche se riteniamo riduttivo parlare di episodi circoscritti a fronte di un sistema sano. Se fosse stato così sano Philip Laroma Jezzi non avrebbe subìto quanto ha subìto e soprattutto a seguito della sua denuncia avrebbe ricevuto ben più che le poche dichiarazioni di solidarietà dai colleghi in ambito accademico.
Sarebbe stato interessante conoscere i dati su quanti casi sono stati denunciati alla vigilanza interna anticorruzione e spiace che Dei non abbia saputo rispondere alla mia domanda su quanti dottorandi e assegnisti si trovino a prestare servizio presso i propri Professori negli studi privati dove questi esercitano la libera professione. Una situazione che sembrerebbe diffusa e rende complesso a chi vigila discriminare tra attività accademiche, dove dovrebbe vigere l’interesse generale, e quanto richiesto in un ambiente privato dove si coltiva invece l’interesse dei docenti che poi giudicano le prime.
Siamo dispiaciuti dell’assenza dei rettori degli altri due atenei toscani e auspichiamo sia realizzata quanto prima con loro la seconda audizione preventivata oggi. Soprattutto dal rettore Mencarella avremmo voluto conoscere gli aggiornamenti sul caso sollevato dalla dott.ssa Romano. Speriamo possa anticipare quanto prima tali novità, tramite aggiornamento pubblico. Riteniamo la trasparenza doverosa in questi casi a tutela dell’immagine dell’Università di Pisa.